L’ex attaccante africano giocò svariati anni in Italia senza dimostrare appieno il proprio potenziale.

Kallon con la maglia della Reggina

Kallon con la maglia della Reggina

Il 6 ottobre 1979 nacque a Kenaba, Mohamed Ajay Kallon. La Sierra Leone, come spesso accade per molti paesi africani, non è il luogo più semplice dove vivere. Nonostante la presenza nel sottosuolo di un’enorme quantità di risorse naturali, il paese è poverissimo, la corruzione è dilagante e, ancora oggi, c’è un gravissimo problema sanitario rappresentato dal virus Ebola.

In questo difficile contesto, il giovane Kallon iniziò a giocare a calcio nell’ Old Edwardians Football Club, dove si mise subito in luce. Venne infatti acquistato dal Lugano e per lui si aprirono le porte dell’Europa. In due anni di militanza nel club elvetico, totalizzò 20 gol in 56 presenze. Nel ’97 arrivò la grande occasione: venne acquistato dalle giovanili dell’Inter ma fu subito girato in prestito, prima a Bologna, con il quale fece il suo esordio in Serie A, poi in Serie B al Genoa realizzando 10 reti. Ci fu poi l’esperienza al Cagliari e soprattutto alla Reggina, dove all’esordio, realizzò il primo storico gol del club calabrese in Serie A contro la Juventus.

Diventò un idolo della tifoseria amaranto, anche grazie alle ottime prestazioni in campionato che gli fruttarono un bottino di 11 reti in 30 presenze, ma soprattutto, aiutarono la squadra a raggiungere un’insperata e miracolosa salvezza. Dopo un’altra stagione in prestito, questa volta a Vicenza, nel 2001 venne finalmente richiamato dall’Inter, anche a causa degli infortuni di Vieri e Ronaldo. Al suo esordio in maglia nerazzurra, realizzò una doppietta al Perugia. L’anno successivo però, con il rientro dei due attaccanti titolari, “Mimmo” (soprannominato così dai tifosi interisti), trovò poco spazio, riuscendo comunque a siglare 5 reti in 9 partite.

Nel 2003, in seguito a un test antidoping, risultò positivo al Nandrolone e ricevette una squalifica di 6 mesi. Questo episodio segnò il declino della carriera calcistica di Kallon, in quanto non riuscì più a trovare squadra in Italia.

Si trasferì al Monaco, in Francia, dove in 2 stagioni realizzò 14 reti prima di rescindere il contratto nel 2006. Nel mezzo, ci fu anche un’esperienza in prestito in Arabia Saudita all’Al-Ittihad, con cui vinse una Champions League asiatica e divenne anche miglior marcatore del torneo.

Dopo brevi parentesi in Grecia nell’AEK Atene, in Cina nello Shaanxi Chanba e in India nello Chirag United, “Mimmo” tornò in patria al Kallon FC, squadra rilevata e rifondata da lui stesso, prima da giocatore e poi da presidente. Una volta ritiratosi come calciatore, nel 2016, si dedicò prima alla politica, candidandosi alle elezioni per la presidenza della Federcalcio sierraleonese (non venendo eletto) e poi come allenatore della Nazionale Under 17 del suo paese, continuando sempre a seguire la sua squadra e aiutando tanti ragazzi a trovare un’opportunità nel difficile contesto della Sierra Leone (tra i tanti giocatori da lui lanciati, si può ricordare l’ex prodotto delle giovanili del Milan Rodney Strasser).

Esultanza di Kallon con la maglia dell'Inter

Esultanza di Kallon con la maglia dell’Inter

 

 

“No, non lo faccio per me. Ma solo per dare un futuro ai ragazzi sierraleonesi, togliendoli dalla strada, strappandoli alla fame, aiutarli ad emergere in uno stato difficile ma che amo tanto. Sento che restituire qualcosa, sia un dovere da cui la mia vita non può prescindere”