Il calcio è pieno di storie di rivincita e alcune di queste passano dalla Serie A. Giocatori che in campionati esteri non sono riusciti a trovare spazio o esprimere il loro potenziale, sono rinati nel nostro campionato, scrivendo pagine indelebili del nostro calcio. Proprio come in giochi adrenalinici e imprevedibili, dove il colpo di fortuna può cambiare tutto, queste rinascite ricordano la girandola di emozioni e i colpi di scena unici presenti in  Lightning Storm casino, molto simili a quelli vissuti da questi campioni sul campo.

 

Flop all’estero, campioni in Serie A

 

Juan Cuadrado: dal Chelsea alla gloria con la Juventus

Uno dei talenti più esplosivi della Serie A dell’epoca, dopo 106 presenze con la Fiorentina, l’esterno colombiano approda al Chelsea nel 2015, per circa 30 milioni di euro più il prestito semestrale di un certo Mohamed Salah. Tuttavia la sua esperienza in Premier League è stata tutt’altro che memorabile: solo 15 presenze e nessun impatto significativo, finendo ai margini del progetto di Mourinho. Il 25 agosto 2015 il Chelsea cede il giocatore in prestito alla Juventus, dove il colombiano diventa uno dei giocatori più importanti del club. Dal 2015 al 2023, con i bianconeri ha conquistato 5 scudetti, 4 Coppa Italia e 2 Supercoppe italiane, diventando un pilastro sulla fascia destra e una garanzia di qualità e costanza. Oggi continua a correre sulla fascia per l’Atalanta.

Ciro Immobile: flop in Germania, leggenda della Lazio

Dopo aver brillato al Torino, Ciro Immobile sembrava pronto per fare il definitivo salto di qualità a livello europeo con il Borussia Dortmund. Tuttavia, in Bundesliga il suo rendimento non è stato all’altezza delle aspettative: appena 3 gol in 24 presenze in campionato. Deludente anche l’esperienza successiva al Siviglia.

Nel 2016 passa a titolo definitivo alla Lazio. Il resto è storia. Con i biancocelesti ha raggiunto vette incredibili, diventando uno dei migliori marcatori nella storia del club e della Serie A, vincendo per ben 4 volte la classifica cannonieri del campionato, oltre ad essere diventato capitano ed un’icona della storia recente del Club fino al suo definitivo addio.

Wesley Sneijder: ai margini del Real Madrid, eroe del Triplete

Dopo essere esploso nell’Ajax, Wesley Sneijder, uno dei talenti più raffinati della sua generazione, approda nel 2007 al Real Madrid per 27 milioni di euro. Dopo un inizio estremamente promettente, con tanto di gol all’esordio nel derby con l’Atletico, non riesce a mantenere il livello visto in Olanda. Già alla fine della stagione 2008-2009, poco utilizzato a causa dell’abbondanza a centrocampo e senza un ruolo chiaro, si trovava relegato ai margini della rosa dei Blancos.

Poi arriva l’Inter. Con Mourinho in panchina, Sneijder diventa l’architetto del centrocampo nerazzurro, guidando la squadra al leggendario Triplete del 2010. Con la sua visione di gioco e la capacità di incidere nei momenti decisivi, Sneijder si impose come uno dei migliori trequartisti della sua epoca, sfiorando addirittura, tra numerose polemiche, il Pallone d’Oro vinto poi da Leo Messi.

Esteban Cambiasso: dal Real all’Inter, la consacrazione di una bandiera

Sempre sull’asse Real Madrid-Inter, un altro esempio lampante di grande riscatto è quello di Esteban Cambiasso. Dopo un biennio complicato al Real Madrid, dove colleziona appena 40 presenze senza mai sentirsi parte integrante del progetto, il centrocampista argentino approda ad Appiano Gentile nel 2004.

Nei dieci anni successivi, Cambiasso diventa una leggenda del club nerazzurro. Leader silenzioso ma imprescindibile e dallo smisurato QI calcistico, ha conquistato 5 scudetti consecutivi, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane, oltre ad essere stata una delle colonne del Triplete del 2010.

Gli esempi sono tanti e diversi. Il più recente forse è il Lukaku dell’Inter scudettata di Antonio Conte. Appena separatosi dall’allenatore leccese, il bomber belga sembra aver perso di colpo tutta la sua magia. Chissà se questa nuova collaborazione in terra campana porterà alla stessa emozione finale?