Giornata emozionante quella di ieri: abbandonano il nostro calcio tre grandi campioni che hanno fatto la storia dell’Italia calcistica.

I tre campioni dicono addio alla Serie A (foto dalla rete)

Ieri mi sentivo come un bambino, come quei bambini a cui tolgono il loro giocattolo preferito, il più bello della loro infanzia. Alzi la mano chi, ieri pomeriggio, non si è commosso dinanzi ai giri di campo di Alessandro Del Piero, Rino Gattuso e Filippo Inzaghi. Non li vedremo più indossare la maglia della Juventus e del Milan, le due squadre che quest’anno hanno reso appassionante la serie A. Se ne vanno in punta di piedi, da campioni e da vincenti soprattutto. La storia del capitano bianconero la conosciamo tutti, un’avventura durata ben 19 anni. Sono stati anni di successi, sconfitte, amarezze, come la Serie B assaggiata nel 2006, e riscatti. L’ennesimo scudetto è suo, e non ce ne vogliano gli altri compagni.

Anzi la Juventus in questi anni è stata rappresentata degnamente da Alessandro Del Piero, un capitano, un fenomeno, ma un uomo con la U maiuscola. Il gol inflitto ieri all’Atalanta è la dimostrazione di quanto il calcio sia bello ed emozionante. Strani destini quello dei campioni, che devono rimanere sempre sul filo, sul pezzo, per dare il buon esempio ai giovani. E’ quello che ha pensato Rino Gattuso, scoppiato in lacrime sul prato di “San Siro”. Il Milan sarà sempre la sua casa, ma c’è sempre un tempo per dire basta e, magari, provare un’altra avventura. Molto probabilmente andrà all’estero, e  anche lì verrà apprezzato anche al di fuori del “Bel Paese”. Mancherà al calcio italiano, mancherà a noi tutti e non vederlo nei campi della nostra Serie A lascia un vuoto dentro, ma la vita continua, anzi tra un paio di stagioni vestirà nuovamente rossonero, ma dietro una scrivania. Ma il buon “Ringhio” non è stato l’unico a regalare emozioni nell’ultima giornata di campionato.


Infatti, anche Filippo Inzaghi ha aperto i rubinetti delle ghiandole lacrimali: un gol, forse l’ultimo con il Milan, e tanta, tanta gioia per una stagione che poteva essere vissuta in maniera diversa. A gennaio rifiutò il passaggio al Siena perché era troppo innamorato del “Diavolo”. Un amore sboccato dieci anni fa e mai sopito. Secondo lui, la gara di Atene è stata la più importante, quei due “urli” al Liverpool che, due anni prima, gli aveva scippato la Champions League. E’ calcio anche questo, ti concede sempre la seconda occasione. Ieri abbiamo pianto tutti, o ci siamo andati vicini. I nostri occhi erano lucidi, paragonabili alle nuvole cariche di pioggia. Riceveremo critiche, lo sappiamo, anche perché il calcio non è la cosa più importante del mondo, ma siamo fieri di emozionarci per dei campioni che se ne andranno lontano dall’Italia, lontano dal caos mediatico, lontano da tutti.

Sul suo sito, Alessandrodelpiero.com, il campione juventino ha voluto salutare tutti i tifosi bianconeri, e non, con questo messaggio: “Di piu’, Niente… Piu’ di 8 scudetti. Piu’ di una promozione dalla serie B Piu’ di una Coppa Italia (e speriamo due) Piu’ di 4 supercoppe italiane Piu’ di una Champions League Piu’ di una Supercoppa europea Piu’ di una Coppa Intercontinentale Piu’ del gol alla Fiorentina Piu’ di un gol alla Del Piero Piu’ del gol a Tokyo Piu’ delle mie lacrime Piu’ del gol a Bari Piu’ di un gol al volo di tacco nel derby Piu’ di un gol per l’Avvocato Piu’ della linguaccia contro l’Inter Piu’ dell’assist a David Piu’ del gol numero 187 Piu’ del gol alla Germania Piu’ di Berlino Piu’ del gol al Frosinone Piu’ del titolo di capocannoniere in B Piu’ del titolo di capocannoniere in A Piu’ della standing ovation al Bernabeu Piu’ di 704 partite con la stessa maglia Piu’ di 289 gol Piu’ di una punizione che vuol dire Scudetto Piu’ del gol all’Atalanta Piu’ di ogni record Piu’ della maglia numero 10 con il nome Del Piero Piu’ della fascia di capitano Piu’ di tutto… C’e’ quello che mi avete regalato in questi 19 anni. Sono felice che abbiate sorriso, esultato, pianto, cantato, urlato per me e con me. Per me nessun colore avra’ tinte piu’ forti del bianco e nero. Avete realizzato il mio sogno. Piu’ di ogni altra cosa, oggi riesco soltanto a dirvi: GRAZIE. Sempre al vostro fianco Alessandro”. No, Alessandro, grazie a te, a Rino e Filippo, signori dentro e fuori dal campo..ci mancherete.

Matteo Brancati