Il giovane interista Gaetano Monachello firma un contratto con la squadra ucraina del SK Tavriya Simferopol abbandonando l’Italia. Lo abbiamo intervistato in esclusiva.

Gaetano Monachello

Gaetano Monachello (foto dalla rete)

Oltre agli azzurri di Cesare Prandelli, che da quelle parti sta disputando l’Europeo, c’è un altro calciatore italiano che sta affrontando un’avventura in terra ucraina. Si tratta di Gaetano Monachello, nato il 3 marzo 1994, attaccante cresciuto nelle giovanili dell’Inter, che in questi giorni ha lasciato l’Italia e ha firmato un contratto da professionista con lo SK Tavriya Simferopol, squadra che disputa la Premier Liga, il massimo campionato ucraino.

Il giovane attaccante, dal fisico imponente (qualcuno lo ha paragonato a Bobo Vieri, anche se meno esplosivo), la scorsa stagione aveva giocato in prestito (da gennaio) nella Primavera del Parma, dove pare l’avesse esplicitamente richiesto mister Roberto Donadoni, per poi tornare all’Inter, con la quale avrebbe disputato il campionato Berretti.

Avrà quindi modo di giocare in prima divisione, anche se in un campionato non di prima fascia, per potersi mettere in luce, anche nell’ottica delle Nazionali giovanili italiane. Su di lui avevano messo gli occhi anche squadre di Premier League inglese. L’abbiamo intervistato per conoscerlo meglio e parlare con lui di questa scelta professionale e di vita inusuale.

Che tipo di giocatore è? Come è iniziata la sua giovane carriera?
“Sono un giocatore, come si dice, col fiuto del goal, abbinato a caratteristiche fisiche importanti. Ho iniziato a giocare a 4 anni e mezzo nella squadra del mio paesino per poi passare, all età di 12 anni, all Inter”.

Chi sono stati i suoi maestri?
“Prima di tutto i miei maestri sono stati i miei familiari. Nel calcio ricordo in particolare il mio ex mister Paolo Tomasoni e anche il direttore del Parma Francesco Palmieri”.

Con quali compagni di squadra ha legato in particolare?
“Ho legato con tutti, ma in particolare con Terrani, Garritano, Del Piero, Amoruso, Melgrati. In generale ho avuto un ottimo rapporto con tutti, comunque non voglio dimenticare nessuno”.


Com’è andata lo scorso anno a Parma?
“Bene, ho giocato sei mesi con la Primavera, realizzando 12 reti e disputando un ottimo Torneo di Viareggio”.

Perchè ha lasciato l’Inter per andare in Emilia?
“Perchè a Milano ero nella Berretti, mentre a Parma mi volevano per la Primavera, un’opportunità per crescere meglio”.

Come nasce l’idea di andare a giocare in Ucraina?
“L’idea è nata da un interessamente del presidente della squadra nella quale andrò a giocare. Lui ha un progetto su di me. Un progetto importantissimo”.

Sei già stato in Ucraina?
“Non ho ancora visitato il posto, ma alcuni fan del Paese mi hanno inviato delle foto. Mi sembra una bellissima città”.

E’ vero che la cercavano anche squadre inglesi di Premier League?
“Sì è vero, ma preferisco andarci in futuro quando sarò più pronto”

Per concludere: prospettive e obiettivi?
“Diventare un giocatore importante”.

Sicuramente un ragazzo con le idee chiare. In bocca al lupo, Gaetano!

Emanuele Giulianelli