Nel Consiglio Federale in programma il 19 luglio sapremo quante e quali squadre parteciperanno al torneo di Lega Pro e con quale formula.

Mario Macalli

Mario Macalli (foto dalla rete)

Sono giorni di passione questi per il calcio italiano e non soltanto per i vari campioni che se ne vanno dal Bel Paese per approdare verso lidi molto più remunerativi dove sono presenti sceicchi dalle tasche senza fondo, ma anche per la scomparsa di gloriose società che, schiacciate dalla crisi stringente e dai debiti, debbono gettare la spugna.

E’ il caso delle società di Lega Pro la quale sta perdendo i pezzi giorno dopo giorno: dopo gli abbandoni di Taranto, Pergocrema, Triestina, Giulianova e Piacenza, si sono aggiunti quelli di Foggia, Siracusa e Spal che non hanno inviato nessun documento dopo la bocciatura da parte della Covisoc. Nel Consiglio Federale di giovedi 19 luglio verrà finalmente svelato quale sarà il format del campionato di Lega Pro del prossimo anno e quante e quali società ne faranno parte. Sì, avete letto bene, quante società, questo perché potrebbero esserci ulteriori defezioni, dovute alla bocciatura dei ricorsi.


Non c’è uniformità di vedute sul format del campionato in quanto il Presidente di Lega Mario Macalli ha ribadito a chiare lettere che anche per quest’anno la II Divisione non verrà eliminata e al massimo ci saranno due gironi di I e uno di II. Quello che fa pensare, però, è il meccanismo di promozioni e retrocessioni: si è parlato di ben 9 retrocessioni dalla II Divisione alla D e nessuna promozione. Questo perché il prossimo anno si pensa di far sparire la quarta serie. Ora ci chiediamo: se così fosse, per cosa si giocherebbe il campionato? Solo per mantenere la categoria e ritrovarsi la prossima stagione in I Divisione? Quale spettacolo potrebbero offrire le squadre se non hanno nessuna ambizione di promozione immediata? La maggior parte delle società potrebbero schierare formazioni con giovanissimi per accaparrarsi i proventi della Lega, con buona pace della regolarità e dello spettacolo.

Quali allora le soluzioni? Qualcuno ha paventato magari un coinvolgimento della vincente della ex-C2 nei playoff promozione per andare in B. Sarebbe una idea non disprezzabile ma Macalli accetterà mai delle variazioni a quello che è il suo programma già ben definito? Solo il Consiglio Federale potrà sciogliere una matassa che sembra decisamente contorta. Aspettiamo alcune ore e sapremo come andrà a finire.

Enrico Tassotti