Negli ultimi giorni si rincorrono sempre più voci che vorrebbero il calciatore brasiliano di ritorno a Milano. Tanti sono gli ostacoli.

Ricardo Kakà

Ricardo Kakà (foto dalla rete)

Se due indizi facessero una prova, a quest’ora si sarebbe concretizzato un ritorno coi fiocchi e coi controfiocchi. Ma siccome questo assioma non sempre vale, specialmente in sede di calciomercato, limitiamoci a dire che, questi due indizi, facciano un presupposto. Il primo indizio ce lo concede ieri il Dottor Galliani che, carico di speranza, e con gli occhi quasi lucidi, si lascia andare ad una dichiarazione d’amore.

Come in ogni romanzo romantico che si rispetti, ci sono più e più ostacoli a cercare di impedire l’incontro tra i due amanti. In realtà un incontro c’è stato, non tra il Milan e Kakà, ma quantomeno tra L’amministratore delegato rossonero e quello madrileno, Bronzetti. Così, appena qualche giorno fa, esordisce in un’intervista lo stesso Galliani: “Per Kakà è una trattativa tutta da fare, ci sono mille cose che possono renderla impossibile. Ma certi amori..Lo scoglio più duro sono i soldi, certi ingaggi non sono alla portata del Milan.

In Spagna c’è una fiscalità diversa per il vecchi contratti. E’ un grande giocatore che è rimasto nel cuore, faremo il possibile senza illudere nessuno”. La dirigenza milanista è già pronta a preparare un blitz degno di un principe azzurro per andare a rapire la bella addormentata Kakà, ancora assopita sulla cima della torre di Madrid.


Il secondo indizio, per l’appunto, proviene dalla sponda opposta, zona Mourinho che, ai microfoni di AS.com, ha messo più di un dubbio alla permanenza dell’ex-22 rossonero, per la stagione calcistica entrante: “Giocherà titolare contro il Benfica per 45 o 60 minuti. Capisco che vogliate sapere se rimarrà. Non lo so, non lo sa nemmeno il club e il giocatore. Ma tra di noi non c’è alcun dubbio: sa quello che penso e io conosco quello che vuole. Il mercato è aperto fino al 31 agosto e molto può succedere fino a quella data”.

Sicuramente la storia non si concluderà come sogna la dirigenza di Via Turati, e cioè con l’arrivo del nazionale verdeoro, tramite prestito gratuito. Indiscrezioni dell’ultim’ora, parlano del fatto che il Real potrebbe accettare l’offerta di prestito, solo se poi il Milan si dimostrasse disponibile a pagare almeno la metà dell’ingaggio di Kakà (che attualmente percepisce 10 milioni di € annui). Certo si sà, in tutte le favole c’è un finale sognato, un desiderio da esprimere. In questo caso si tratta quasi di fantascienza, ma tutta la sponda milanista ci crede, tifosi compresi.

Nessuno lo dice, ma il pensiero è questo: Kakà, per amore del Milan, si decurta lo stipendio e torna a titolo definitivo. Col calcio di oggi e le cifre che corrono, sembra davvero più che fantascienza, ma il buon Ricky ha lasciato un ricordo così bello nella città del Duomo, che il pensiero diventa lecito, e il sogno diventa possibilità. Se così fosse, il protagonista di questa bella favola, lo si potrebbe chiamare l’anti-Ibra. Lui, in sella al cavallo di Galliani, che torna con la tasca più leggera, ma a testa alta, orgoglioso di poter ancora rendere i suoi servigi alla propria amata. L’altro, appena giunto dal suo nuovo mecenate, alla ricerca di una Champions che, con tutto il danaro nel mondo, nessuno sceicco gli potrà mai comprare.

Mariano Fioretto