Intervista esclusiva al centravanti croato che ci parla della clamorosa vittoria della sua squadra contro i portoghesi del Braga nella prima giornata di Champions.

Sasa Bjelanovic

Bjelanovic il giorno della presentazione col Cluj (foto dal web)

Non c’è dubbio che il risultato più clamoroso della prima giornata dei gironi di Champions League, che si è disputata tra martedì 18 e mercoledì 19 settembre, sia arrivato dallo stadio Monumental di Braga, in Portogallo, la struttura famosa in tutto il mondo perché scavata in una montagna, dove si affrontavano i padroni di casa dello Sporting Braga e i romeni del CFR Cluj.

La squadra portoghese partiva nettamente favorita nel pronostico e aveva eliminato, nel turno preliminare, l’Udinese di Guidolin, prevalendo ai calci di rigore grazie al famoso “cucchiaio” sbagliato di Maicosuel. Ma il Cluj ha avuto la meglio, vincendo con un netto 2-0 grazie alla doppietta del centrocampista brasiliano Rafael Bastos che i romeni avevano acquistato nel 2010 proprio dal Braga!

Nella rosa del Cluj, da poche settimane, c’è il centravanti croato Sasa Bjelanovic, arrivato in Romania a mercato italiano ormai chiuso, proveniente dall’Hellas Verona. La dirigenza che ha convinto Sasa a firmare lo conosce molto bene, avendolo già avuto alle proprie dipendenze nella prima parte della stagione 2010-11, prima di cederlo all’Atalanta.

Noi di TuttoCalciatori.Net abbiamo intervistato in esclusiva l’attaccante che nella sua carriera ha girato le squadre di mezza Italia, passando dal Como al Chievo, dal Perugia al Genoa, dal Lecce all’Ascoli, dal Torino al Vicenza, dall’Atalanta al Verona.


Siete stati la sorpresa della prima giornata di Champions, ve lo aspettavate?
“No, neanche noi ce lo saremmo immaginati; però la nostra è una squadra che ha delle qualità e se prende consapevolezza di averle può diventare una piacevole sorpresa. Siamo un po’ discontinui, ma quando affronti la Champions la concentrazione è massima anche per una squadra piccola come la nostra e quindi è possibile ottenere ottimi risultati”.

Come avete preparato la partita?
“Bene, abbiamo giocato in contropiede, la formula vincente per partite di questo tipo. La nostra squadra è molto pericolosa nelle ripartenze. In campionato abbiamo trovato delle difficoltà nelle partite in cui dovevamo creare gioco, ma soprattutto fuori casa con le grandi squadre, quando abbiamo avuto la possibilità di ripartire, abbiamo fatto bene”.

Il vostro obiettivo è passare il girone?
“Il nostro obiettivo l’abbiamo già raggiunto arrivando a giocare i gironi di Champions: quello che arriverà in più sarà tutto guadagnato. Vogliamo vincere il campionato e, così, tornare in questa magnifica competizione. Abbiamo un girone abbastanza alla nostra portata, a parte il Manchester, ma la strada è ancora lunga. Staremo a vedere”.

Da un punto di vista personale è dispiaciuto per non essere sceso in campo?
“Sarei dovuto entrare, ma si sono fatti male due esterni che hanno costretto il mister a due cambi forzati. A quel punto ne era rimasto solo uno, ma sono cose che capitano, magari mi toccherà giocare con il Manchester United. Ammetto che, mi sarebbe piaciuto entrare, ma va bene lo stesso, lottiamo tutti per lo stesso obiettivo di squadra”.

A questo proposito, come si trova in questo suo ritorno al Cluj?
“Mi trovo benissimo, perché comunque conosco l’ambiente e la squadra, quindi non ho avuto problemi di ambientamento. Certo, la squadra è già alla decima di campionato, ha disputato cinque partite in Champions dai preliminari e io sono qui per dare una mano all’allenatore. E’ normale che per il momento faccia giocare la squadra che ha disputato il maggior numero di partite, ma io ci sono e, piano piano, sto giocando sempre di più”.

I suoi obiettivi personali per questa stagione?
“Innanzitutto questo trasferimento è stato del tutto inaspettato perché al termine del calciomercato in Italia, pensavo che sarei rimasto a Verona. Nonostante la squadra avesse comprato degli attaccanti importanti mister Mandorlini mi voleva ancora lì; mi avevano anche trovato il posto nella lista da iscrivere al campionato. Mi ha fatto piacere che l’allenatore abbia fatto di tutto per farmi restare lì ma avendo poche possibilità di giocare e vista l’occasione che si è aperta di andare al Cluj che aveva bisogno di un attaccante, ho accettato l’offerta e mi sono trasferito in Romania. Oltretutto la possibilità di giocare la Champions e di poter lottare per la vittoria del campionato mi hanno davvero allettato”.

Lo scudetto è ancora raggiungibile per il Cluj?
“Diciamo che il campionato non è partito benissimo, ma ora siamo a sei punti dalla prima e domenica l’affronteremo nello scontro diretto. Penso che, alla lunga, vista la rosa davvero forte che abbiamo, con tanti giocatori che stanno recuperando da infortuni, credo che sarà una lotta a due tra noi e la Steaua Bucarest. Come qualità siamo superiori a tante squadre”.

Emanuele Giulianelli