Il tecnico degli abruzzesi cerca di far ritrovare ai suoi quella compattezza che hanno smarrito nelle ultime gare coincise con altrettanti ko.

Cristiano Bergodi (foto dalla rete)

Cristiano Bergodi (foto dalla rete)

Il Pescara è reduce da quattro sconfitte consecutive che lo hanno fatto scivolare al terzutimo posto in classifica. L’ambiente nella città abruzzese è passato dall’euforia, dopo la vittoria di Firenze, alla depressione e sembra già sia stato fatto il funerale del Pescara. Il tecnico Cristiano Bergodi cerca di dare uno scossone ai suoi ragazzi togliendo loro quelle che sono le paure che in questo momento hanno.

“Possiamo uscire da questa situazione ritrovando quello spirito di squadra che avevamo da quando sono arrivato alla gara con la Fiorentina. – attacca il tecnico – Lo spirito mentale deve essere più forte perché quando andiamo sotto non reagiamo. Sento intorno alla squadra una atmosfera funerea anche da parte dei tifosi ma li posso capire perché siamo passati dalle stelle alle stalle.


Ci sono ancora 15 partite con 45 punti a disposizione e bisogna lottare senza pensare già di essere retrocessi. Ricordiamo che siamo solo un punto sotto la quartultima. Dobbiamo cercare di estraniarci da tutto l’ambiente esterno e ritrovare la compattezza che ci ha fatto vincere anche gare difficili come quella di Firenze. Bisogna credere di più in quello che si fa.

Io penso che la squadra può salvarsi. La rosa è composta da giocatori giovani e anche da stranieri giovani che si affacciano per la prima volta al palcoscenico della Serie A. Io penso che le prossime due partite possano essere decisive. Io sono il primo che non mollo perchè voglio troppo bene al Pescara per vanificare tutto e voglio che i ragazzi si scrollino di dosso quelle paure che sono sopraggiunte”.