Radar accesi su uno dei migliori prospetti del calcio mondiale. Un difensore che all’età di vent’anni ha già stupito e convinto tutti. Scopriamo di chi si tratta.

Varane in azione con la casacca dei Blancos (foto della rete)

Varane in azione con la casacca dei Blancos (foto della rete)

Avere vent’anni ed essere titolare nel Real Madrid? Si può. Vedere, per credere, la storia di Raphael Varane, il protagonista di questa nostra scheda.

Cresciuto nel florido vivaio del Lens, dopo un paio d’anni di militanza nella prima squadra dei francesi, Varane viene acquistato nell’estate del 2011 dal Real Madrid per una cifra che si aggirava intorno ai 10 milioni di euro. Mica briciole, per un ragazzino che all’epoca era noto a pochi.

Il primo anno in Liga il suo inserimento è graduale, ma gli permette comunque di collezionare 9 presenze. Già dalla seconda stagione il ragazzo riesce a palesare tutte le sue doti, imponendosi pianta stabile nella prima squadra dei Blancos. E’ doveroso rammentare che stiamo parlando di un classe 1993.


Raphael Varane rappresenta l’archetipo del difensore centrale moderno: fisico importante (191 cm x 78 Kg), discreta velocità, buoni il posizionamento e la capacità di lettura, piedi educati che sovente gli consentono di impostare dalle retrovie le manovre dei suoi. Questo giovanotto del ’93 è insuperabile nel gioco aereo, e, grazie ad una corporatura abbastanza esile che non lo rende lento e macchinoso, risulta anche ostico da affrontare nell’uno contro uno. Tatticamente è molto diligente, è bravo nel leggere anticipatamente le giocate degli avversari e si fa spesso trovare nel punto giusto al momento giusto. Tutte queste sono le qualità che gli hanno permesso di affermarsi non solo nel Real, ma anche nella nazionale francese dei “grandi”, nella quale ha già collezionato 3 gettoni.

Qualche difetto comunque c’è. Il “tallone d’Achille” del ragazzo sembrerebbe essere una concentrazione che va ad intermittenza e che può portarlo a non rimanere mentalmente in partita per tutta la durata del match. Questo lo può indurre a compiere errori o sbavature per semplice mancanza di attenzione, convinzione o determinazione nelle giocate. Insomma, parliamo dei classici “peccati di gioventù”, di difetti che riguardano aspetti sui quali, considerando anche l’età e gli infiniti margini di miglioramento del calciatore, si può tranquillamente migliorare e perfezionarsi.

Se infatti le premesse sono queste, siamo convinti che il francese possa negli anni imporsi come uno dei migliori centrali difensivi a livello mondiale. Ora la palla passa a Raphael Varane. Di una cosa siamo convinti: difficilmente le nostre aspettative verranno frustrate dalla prova decisiva del campo. Preparatevi. La Francia sta ergendo il suo “muro”.

 

Nicola Ledri