Il Milan ha deciso: andrà via da San Siro per costruire un nuovo Stadio. L’Inter rimarrà in affitto.

Stadio Meazza foto dal web

Stadio Meazza foto dal web

Il Milan ha deciso: lascerà lo Stadio” Meazza”San Siro per costruirne uno nuovo, di sua proprietà. L’Inter, dopo l’iniziativa intrapresa da Thohir nei primi giorni di insediamento in società, di andare dal Presidente della Regione Lombardia On. Roberto Maroni e dal Sindaco Sen. Giuliano Pisapia per sondare le varie opportunità, ha deciso di restare nel vecchio stadio ristrutturandolo. Dopo i tentennamenti iniziali, la nuova proprietà nerazzurra ha deciso di rimanere a San Siro ed affrontare un riammodernamento della struttura che prevede l’allestimento di negozi ma anche un nuovo parcheggio.

La società di Corso Vittorio Emanuele non ha trovato collaborazioni adeguate e partner all’altezza per un nuovo complesso e inoltre si trova a dover fronteggiare un bilancio gravato da poste in rosso molto alte che non permettono a breve scadenza di esaudire il sogno di Massimo Moratti che aveva individuato il sito nella zona di via Forze Armate a ridosso della Caserma Perucchetti. Ancora non si conoscono le basi con cui i nerazzurrì ed il comune di Milano lavoreranno, si presume comunque che l’Inter rimarrà in affitto. L’ufficialità delle scelte avverrà il 13 Marzo prossimo.

Dall’immediato dopoguerra Inter e Milan si dividono nelle partite casalinghe lo Stadio Meazza. Fu il Milan a iniziare a giocare in questo Stadio (costruito nel 1925) perché i cugini giocavano all’Arena; ora, dopo 70 anni, si separano di nuovo. Barbara Berlusconi sta assemblando il nuovo organigramma da quasi 1 anno, ha deciso di costruire il nuovo Stadio nell’area del Portello (zona Rho-Pero) dove prenderà vita EXPO 2015.

I lavori dovrebbero iniziare nel 2016: in queste settimane si stanno affrontando le incombenze burocratiche con la Regione Lombardia ma ciò che sembra certo è che fino alla stagione 2017 i diavoli rossoneri giocheranno in coabitazione con i cugini al Meazza. Non sarà uno stadio grande, il modello di riferimento è lo Juventus Stadium di Venaria Reale (TO) che in questi anni ha mostrato il lato positivo di un impianto di proprietà: inferiori costi di manutenzione, capienza limitata e stadio sempre pieno.

 

Zaffaroni Fabio