Luciano Spalletti è stato rimosso questa mattina dall’incarico di allenatore dello Zenit di San Pietroburgo. Lo annuncia lo stesso club russo tramite il sito web ufficiale.

(foto en.fc-zenit.ru)

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Lo aveva anticipato ieri sera la stampa russa, dopo che il Lokomotiv Mosca aveva superato al primo posto in classifica lo Zenit, lo conferma oggi il club dell’ex Leningrado tramite una scarna nota: “La dirigenza dello Zenit ha deciso di esonerare Luciano Spalletti dai suoi compiti di primo allenatore dei Blu-Bianco-Azzurri”, comunicando che la squadra sarà affidata a Sergey Semak (calciatore fino allo scorso anno ed assistente dell’allenatore fino a ieri) e concludendo in italiano con un “Grazie Mister!”. Nessuna spiegazione aggiuntiva sulle ragioni della drastica decisione.

Spalletti conclude, così, la sua esperienza in Russia, iniziata nel Dicembre 2009, periodo sufficiente per vincere due Russian Premier League (2010 e 2011-2012), una Coppa di Russia (2010) ed una Supercoppa di Russia (2011).  Allenatore dell’anno nel 2010 e nel 2011-12 (stagione a partire dalla quale il torneo ha adeguato il suo formato al calendario dei principali club europei), il tecnico toscano contabilizza anche un secondo posto in campionato (la scorsa stagione) ed ha portato la squadra agli Ottavi di Finale di Champions League per due volte, nel 2012 e quest’anno.

Ed è, forse, proprio la sconfitta nella gara d’andata della massima competizione europea ad esser costata il posto a Luciano da Certaldo: il 2-4 interno contro il Borussia Dortmund (si giocherà il ritorno la prossima settimana), sommato al pari di Domenica scorsa contro il Tom Tomsk pagato con la perdita del primato in campionato, deve aver fatto perdere la pazienza ai dirigenti della Gazprom, principale finanziatore del club.


Quindi, da oggi, Spalletti è di nuovo sul mercato. Il suo nome già suonava come possibile successore di Cesare Prandelli sulla panchina della Nazionale Italiana. Ora le voci non potranno che amplificarsi. Ricordiamo che Spalletti, già calciatore nelle serie inferiori tra gli Anni Ottanta ed i primi Novanta, ha allenato in passato Empoli (portandolo dalla Serie C1 alla A), Sampdoria (con cui retrocesse), Venezia (altra retrocessione), Udinese, Ancona, di nuovo Udinese (tre anni finalizzati con la prima qualificazione alla Champions League della Storia del club friulano) e Roma (quattro anni conditi da due Coppe Italia ed una Supercoppa Italiana, ma anche da due secondi posti in Serie A).

Mario Cipriano