L’Arsenal ha sofferto per eliminare i campioni in carica del Wigan. A Wembley il mese prossimo troverà l’Hull City.

Jordi Gomez segna l'1-0 su calcio di rigore  (foto www.theguardian.com)

Jordi Gomez segna l’1-0 su calcio di rigore (foto www.theguardian.com)

Il prossimo 17 Maggio al Wembley Stadium di Londra saranno Arsenal ed Hull City a sfidarsi per l’ultimo atto della FA Cup 2013/14. Rispettati, dunque, i pronostici per le due Semifinali, anche se passare il turno non è stato semplice né per i Gunners né per i Tigers.

Entrambi i match si sono giocati a Wembley, tempio del football britannico, rimodellato qualche anno fa. Sabato era stata Arsenal-Wigan, la sfida tra l’ultima delle grandi della Premier League ancora in corsa contro il team campione in carica (ma retrocesso in Premiership ed oggi lontano da un ritorno nell’elite).

Domenica lo storico decaduto Sheffield United (oggi a metà classifica in League One, la terza serie britannica) contro il piccolo Hull City. Per i ragazzi di Wenger è stato un calvario. Fuori dalla Coppa di Lega già ad Ottobre, eliminati dalla Champions agli Ottavi di Finale, lontanissimi dalla vetta della Premier ed ora a rischio di restar fuori anche dalla zona Champions, per la squadra del nord-est di Londra la Coppa d’Inghilterra è l’ultima spiaggia.  Ne fa le spese il Wigan Athletic campione uscente. Ma Callum McManaman e compagni han fatto sudare i grandi favoriti, reggendo fino ai rigori.

Durante il regular time, un gol a testa (dello spagnolo Jordi Gómez su rigore al 63’ il vantaggio, del difensore tedesco Per Mertesacker all’82’ il pari), un palo ed una traversa per i Gunners, spinti dal pubblico che ha affollato Wembley con oltre 82.000 presenze registrate. Ai penalty kicks, decisivi gli errori ai primi due tiri di Caldwell e Collison. L’Arsenal tornerà a Wembley il mese prossimo per conquistare  un titolo che manca dal 2005.
Ecco il video degli highlights della gara:


Domenica, invece, gli spettatori eran meno di 72.000. Che in Italia ce li sognamo numeri del genere, ma per “The Venue of Legends” (come è conosciuto lo stadio della nazionale inglese) son pochini. Ad interrompere i sogni di ritorno alla gloria dello Sheffield United è l’Hull, squadra neopromossa in Premier League ed attualmente 13ª in classifica. Il 5-3 finale è, però, bugiardo, perché i “Blades” (così viene chiamato lo Sheffield Utd) son passati due volte in vantaggio, col talentuoso Jose Baxter (classe ’92 scuola Everton) prima e con lo scozzese Scougall poi – in mezzo il momentaneo pari di Sagbo – prima di crollare nella ripresa sotto i colpi di Fryatt, dell’ex Tottenham Huddlestone e degli irlandesi Quinn e Meyler; inutile al 90’ il punto di Murphy. Per l’Hull City di Steve Bruce (ex calciatore del Manchester United negli Anni Ottanta e Novanta) è la prima Finale in assoluto, un evento storico per un club vecchio 110 anni, ma giovane in quanto ad esperienza ai massimi livelli.

Il mese prossimo a Wembley sarà, dunque, una sfida importante per entrambe le squadre. Per l’Hull la possibilità di conquistare il primo trofeo. Per l’Arsenal la necessità di rimpolpare una bacheca che prende polvere ormai da nove anni.

Mario Cipriano