Koke Resurrección è poco conosciuto fuori dai confini spagnoli, ma è già da qualche anno il nuovo simbolo della cantera colchonera. Ai prossimi Mondiali ci sarà anche lui.

Koke festeggia il gol al Barcellona  (foto www.centraldeportiva.com)

Koke festeggia il gol al Barcellona (foto www.centraldeportiva.com)

Mercoledi sera l’Atlético Madrid del “Cholo” Simeone ha eliminato dalla Champions League il Barcellona. Un evento quasi storico, se si pensa che il Barça erano sei anni che accedeva alle Semifinali, mentre l’Atletico erano quarant’anni che non entrava nelle migliori 4 d’Europa. Eroe della notte del “Vicente Calderón” è stato Koke, un centrocampista appena ventiduenne che è ormai un idolo della metà povera di Madrid. Ma chi è questo ragazzo tanto poco conosciuto internazionalmente ma che fa sognare gli aficionados colchoneros?

Jorge Resurrección Merodio, meglio conosciuto come “Koke”, è madrileno doc, cresciuto nelle giovanili del Rayo Vallecano e passato all’Atlético Madrid ancora adolescente. È un centrocampista moderno, forte fisicamente, non particolarmente dotato tecnicamente, ma con molta grinta e una gran capacità per inserirsi in area partendo da dietro. Il suo modello è Steven Gerrard ed effettivamente all’inglese somiglia molto calcisticamente. Debuttò in prima squadra diciannovenne, nel 2009, e da allora si è guadagnato sempre più spazio, fino a diventar titolare in questo Atlético di Diego Simeone. È lui l’erede designato di Fernando Torres nel ruolo di simbolo delle giovanili biancorosse, lui che ha sempre vestito solo la maglietta della sua squadra del cuore e che non ha nessuna intenzione di muoversi dall’isola felice in cui vive.


Nelle sue prime quattro stagioni da professionista, ha già iniziato a riempire una bacheca che promette di rimpinguare presto. All’Europa League e la Supercoppa Europea del 2012, lo scorso anno ha sommato la storica Copa del Rey vinta al “Santago Bernabéu” contro il Real Madrid, per poi partire pochi giorni dopo per Israele e tornare a casa con l’Euro Under-21 vinto in Finale contro l’Italia. Koke è una presenza fissa nelle nazionali giovanili spagnole, avendo militato nell’Under-17, Under-19, Under-20, Under-21 e Nazionale Olimpica. Se qualcuno nota che non ha fatto l’Under-18, beh, è perché a 18 anni fece il salto direttamente alla categoria successiva. La scorsa estate debuttò anche con la selezione maggiore e, da allora, la sua presenza è fissa nelle convocazioni di Vicente Del Bosque. Se il fisico lo assiste, in Brasile ci sarà anche lui.

Intanto fa le fortune dell’Atlético Madrid che è rinato dalle ceneri di anni bui e che ora guarda a questo finale di stagione con ambizioni massime. A sei giornate dalla fine i madrileni sono in testa alla classifica, come non succedeva da diciotto anni. E mercoledi hanno messo piede in Semifinale di Champions, dove sfideranno i giganti del Vecchio Continente, anche grazie al primo gol europeo di Koke.



Mario Cipriano