L’ex milanista, oggi allenatore dell’OFI Creta, si sfoga in conferenza stampa, dando vita ad uno show degno di Trapattoni e Malesani.

Gattuso, Sabato pomeriggio in conferenza stampa  (foto www.dailymail.co.uk)

Gattuso, Sabato pomeriggio in conferenza stampa (foto www.dailymail.co.uk)

Un Gattuso mai visto ma molto facile da immaginare quello “ammirato” Sabato pomeriggio dopo la vittoria interna del suo OFI Creta per 1-0 contro l’Atromitos. Il trentaseienne tecnico calabrese, approfittando della boccata d’aria dopo due sconfitte consecutive ed un pieno di critiche, è passato al contrattacco e se l’è presa con la stampa: «Quello che scrivono sono cazzate, shit, malakia. Sono il capitano e non abbandono la nave. Voglio rispetto per me, i miei giocatori, per Creta. […] I want my players play with balls. And with hearts».

È stato solo l’inizio dello show del Gattuso furioso: «È di questo che parlo con i miei giocatori. No di andar via. Leave what? Sarebbe troppo facile per me andare via. No, me stay here. C’è la mia famiglia qui, non sono venuto in vacanza». Un fiume in piena di parole mischiate tra italiano, greco, calabrese ed un goffo inglese, qualche urlo, occhiatacce a tutta la sala, con l’interprete a fianco in evidente difficoltà a seguire il ritmo.

«This go crazy for newspaper speak about what? About what? Yes, the club have problem, I know, ma one year here is ten year anather club. And this is good for me». Poi, dirigendosi verso la platea, forse verso un giornalista in particolare, l’attacco frontale, pretendendo rispetto per il suo lavoro e le sue scelte, chiedendo di attenersi alla verità e mettendoci in mezzo pure un insulto («Fuck off!»).
Quindi il gran finale: «I have many difficult, ma… mi work 12 hour a day! […] My job and my player is not touch. I touch my player!» . . .

Qui di seguito un estratto del Gattuso show:

Mario Cipriano