L’ex difensore di Atalanta e Juventus affronta la sua prima esperienza in panchina prendendo le redini di un club storico in decadenza.
Paolo Montero è il nuovo tecnico del Peñarol (foto www.tenfield.com.uy)
Paolo Montero è dalla scorsa settimana il nuovo tecnico del Peñarol!
L’ex difensore di Atalanta e Juventus, oggi quarantatreenne, è stato nominato primo allenatore del più glorioso club uruguayano: lo scorso lunedì 10 Novembre, a seguito delle dimissioni di Jorge Fossati dopo la sconfitta nel “clásico” contro il Nacional del “Chino” Recoba. Il Peñarol, 47 titoli nazionali e 5 Coppe Libertadores in bacheca, era 4º in classifica a -14 dalla vetta a tre giornate dalla fine del Torneo Apertura.
La rinuncia di Fossati, che era in carica da Gennaio, aveva preso di sorpresa la dirigenza, che così si è rivolta a Montero, fino a pochi giorni fa tecnico della seconda squadra, per le tre gare che condurranno al finale di stagione. L’esordio di Montero è stato brillante, un 4-0 al Rentistas arrivato grazie ad una spettacolare rovesciata di Estoyanoff, una doppietta di Sebastián Píriz ed il sigillo finale di Marcelo Zalayeta, gol che restituiscono ai “Carboneros” il terzo posto a pari punti col River Plate, anche se ormai è irraggiungibile anche la seconda piazza.
Apparentemente la promozione di Montero è solo temporanea: il club sta trattando il ritorno di Diego Aguirre (già alla guida dei gialloneri in tre occasioni, nel 2003-04, nel 2010 e nel 2011), ma i problemi economici del club potrebbero spingere verso la soluzione interna rappresentata dalla conferma dell’ex difensore, ritiratosi proprio nel Peñarol sette anni fa.
Paolo Montero ai tempi della Juventus (foto www.juventus-torino.ro)
Rónald Paolo Montero Iglesias è nato a Montevideo il 3 Settembre del 1971. Dopo gli inizi proprio col Peñarol, giunse in Italia ventenne per difendere i colori dell’Atalanta di Marcello Lippi, che lo volle con sé anche alla Juventus, riuscendo a portarlo a Torino nel 1996. Colonna insormontabile della difesa bianconera per 9 anni, vinse 4 Scudetti, 3 Supercoppe Italiane, 1 Coppa Intertoto, 1 Supercoppa Europea ed 1 Coppa Intercontinentale, scendendo in campo anche nella storica Finale di Champions League tutta italiana che la Juve nel 2003 perse ai rigori contro il Milan, terza ed ultima finale persa dopo quelle del 1997 e del 1998. Lasciata l’Italia nel 2005, face tappa in Argentina (al San Lorenzo de Almagro) prima di chiudere il cerchio tornando al Peñarol.
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Mario Cipriano