Giunti tra grandi attese, acquistati per sostituire campioni partenti, pagati come top-player, il loro rendimento è stato al di sotto delle aspettative.

Balotelli al Liverpool  (foto www1.skysports.com)

Balotelli al Liverpool (foto www1.skysports.com)

Fine a anno è sempre tempo di resa dei conti, che sia la fine dell’anno calcistico o di quello solare poco importa. Tante classifiche si fanno in questi giorni, su tutte quelle della FIFA che il 12 Gennaio assegnerà i suoi premi nell’ambito del Galá per il Pallone d’Oro. Anche TuttoCalciatori.Net, nel suo piccolo, tramite suggerimenti di vari mezzi di informazione internazionali, fa la sua classifica, quella dei calciatori acquistati in estate con la promessa di dare qualcosa in più ai rispettivi club, ma che in realtà stanno dando qualcosa in meno.

Qui di seguito, dunque, i 10 acquisti più deludenti di questo inizio di stagione:

1. Chi altri, se non Mario Balotelli, in cui onore sicuramente Adriano Galliani stappò champagne la scorsa estate dopo averlo rifilato al Liverpool. All’ombra della “Kop” Balo doveva sostituire la Scarpa d’Oro Luís Suárez, invece il suo bottino è di 15 apparizioni (10 in Premier League, 3 in Champions League e 2 Coppa di Leaga) e 2 gol (1 in Champions ed 1 in Coppa di Lega), mentre Suárez – nonostante la squalifica con cui pure iniziò la stagione – l’anno scorso di questi tempi aveva già fatto 20 gol. Brendan Rodgers lo ha già scaricato, ma sarà difficile che trovi ancora qualcuno così pazzo da farsene carico…

Fernando Torres  (foto www.express.co.uk)

Fernando Torres (foto www.express.co.uk)

2. Galliani avrà brindato di nuovo quando, la sera della Vigilia di Natale, è riuscito a mandar Fernando Torres all’Atlético Madrid. Poi, magari, sarà il caso di chiedersi com’è che i morti viventi li prende tutti lui per il Milan. Che “El Niño” non fosse più quello di una volta si vede da anni, così lento, macchinoso, disastroso sotto porta, timido ed inconcludente. Al povero Inzaghi piangerà il cuore ricordando i tempi in cui la maglia nº 9 rossonera la vestiva lui…

3. Per chiudere un podio tutto milanese, Nemanja Vidic. Il serbo in questi primi mesi di stagione ha spiegato come mai il Manchester United lo aveva mandato in scadenza senza troppi complimenti: un autentico cataclisma nella difesa a tre dell’Inter di Mazzarri, mentre in quella di Mancini non è pervenuto. E nessuno ora si chiede perché.


4. Subito fuori dal podio, la coppia di terzini venuta dalla Premier League per cercar di rinforzare le fasce sinistre di Roma e Juventus: Ashley Cole e Patrice Evra sono pronti per la pensione, quindi perfetti per la Serie A.

Ronaldinho supera Douglas, in una immagine di qualche tempo fa  (foto www.bigstory.ap.org)

Ronaldinho supera Douglas, in una immagine di qualche tempo fa (foto www.bigstory.ap.org)

5. Anche i ricchi piangono, quindi ci spostiamo in Spagna, dove il Barcellona ha passato l’estate inseguendo Cuadrado, ma alla fine si è dovuto accontentare di Douglas. E non è proprio la stessa la cosa… Se cercate su Youtube tracce del ventiquattrenne terzino ex Sao Paulo, troverete un bel video in cui Ronaldinho lo dribla in tutti i modi possibili, ma quasi niente che ne metta in mostra le sue qualità. Sarà che Zubizarreta (DS del Barça) non usa Youtube, però neanche in questi mesi si è capito come possa questo ragazzo timido sostituire decentemente Dani Alves.

6. E parlando di ricchi, non possiamo non citare il Chelsea di Abramovich. Il loro flop si chiama Filipe Luis, terzino sinistro brasiliano che negli ultimi anni aveva brillato nell’Atlético Madrid del “Cholo” Simeone ed oggi scalda la panchina di “Stamford Bridge”. Quando gioca non lo fa neanche male. Il problema è che non gioca quasi mai…

7. Tornando ai nostri guai, in classifica entra anche Ciro Immobile. Capocannoniere della Serie A l’anno scorso, quest’anno doveva sostituire Robert Lewandowski come punta di diamante del Borussia Dortmund, invece in Bundesliga latita (3 reti in 13 gare, laddove il suo predecessore nella prima metà del 2013 ne aveva segnate ben 11) come tutta la squadra, ultima in classifica. Meglio in Champions, dove il suo score è di 4 gol in 5 gare, con la squadra prima nel suo gruppo ed accoppiata con la Juve al prossimo turno.

8. In coppia con Immobile nel Toro che ha ritrovato l’Europa (grazie anche alle fatture non pagate dal Parma) c’era Alessio Cerci. Lui aveva cambiato Torino per Madrid, sponda Atlético, dove andava a sostituire David Villa, ma lo si è visto poco e quelle poche volte abbiamo capito perché Simeone non lo fa giocare di più: fuori forma, sovrappeso, sconnesso dalla squadra, anche nervoso. Il club del Manzanares è pronto a rispedirlo indietro, il Milan – che lo aveva inseguito già in estate – ad accoglierlo e rilanciarlo.

Radamel Falcao  (foto www.independent.co.uk)

Radamel Falcao (foto www.independent.co.uk)

9. Tante grandi d’Europa hanno acquistato portieri nuovi, spesso finendo col preferire i vecchi. Ospina all’Arsenal, Ochoa al Málaga, Agazzi al Milan, Oblak all’Atlético Madrid, Keylor Navas al Real Madrid, Ter Steagen al Barcellona, Andujar al Napoli, sono solo alcuni dei numeri 1 trasformatisi presto in numeri 12.

10. Chiude Radamel Falcao García. Per descrivere la sua situazione bastano le parole di Van Gaal, che giusto un paio di settimane fa faceva notare che il suo Manchester United lo prese in prestito e non in proprietà proprio perché non si fidava che l’acquisto venisse ben riuscito. “El Tigre” ha passato un 2014 d’inferno, segnato da un grave infortunio che gli è costato anche il Mondiale.

 

Mario Cipriano