Son passati 10 anni dall’incredibile Finale di Champions, forse la più bella di sempre, in cui il Milan perse dopo essere stato in vantaggio per 3-0.
Milan-Liverpool 3-3 (fonte foto vb.alhilal.com)
25 Maggio 2005, Istanbul. Una data ed una città che ancora tormentano le notti dei milanisti, nonostante siano passati dieci anni da quella serata infausta in cui la squadra allora guidata da Carletto Ancelotti si fece rimontare un 3-0 a favore dal Liverpool di Rafa Benítez, finendo col perdere la Finale di Champions League ai calci di rigore.
Fu quello, forse, il miglior Milan degli otto anni di Ancelotti, una corazzata i cui interpreti giunsero all’ultimo atto della Champions al punto algido della loro maturità calcistica, lasciandosi alle spalle Barcellona, Shakhtar Donetsk, Celtic Glasgow, Manchester United, Inter e PSV Eindhoven. Nella notte turca di quel 25 Maggio, il Liverpool sembrava la vittima sacrificale sulla strada verso la conquista della settima Coppa dei Campioni della storia rossonera ed un primo tempo perfetto lo confermava: 3-0 con gol dopo pochi secondi di Paolo Maldini e doppietta di Hernán Crespo. Nella ripresa, invece, sei minuti di black-out in cui i “Reds” pareggiarono con Gerrard, Šmicer e Xabi Alonso, facendo passare il “Diavolo” dal paradiso all’inferno e chiudendo l’incubo col ballo di Dudek durante la lotteria dei calci di rigore.
TABELLINO
Atatürk Olympic Stadium, Istanbul, 72.059 spettatori
Milan: Dida; Cafú, Nesta, Stam, Maldini; Gattuso (dal 122’, Rui Costa), Pirlo, Seedorf (dal’86’, Serginho); Kaká; Shevchenko, Crespo (dal’85’, Tomasson). Allenatore, Carlo Ancelotti.
Liverpool: Dudek; Finnan (dal 46’, Hamann), Hyypiä, Carragher, D. Traoré; Xabi Alonso, Gerrard; Luís García, Kewell (dal 23’, Šmicer), J.A. Riise; Baroš (dall’85’, D. Cissé). Allenatore, Rafael Banítez.
Arbitro Manuel Mejuto González
Gol: 1’, Maldini (M); 39’, Crespo (M); 44’, Crespo (M); 54’, Gerrard (L); 56’, Šmicer (L); 60’, Xabi Alonso (L).
Rigori: Hamann (L), D. Cissé (L), Tomasson (M), Kaká (M), Šmicer (L).
Mario Cipriano