Ha appena festeggiato con la Paganese la salvezza nel Girone C di Lega Pro. E’ svincolato ed è pronto per il salto in B

Francesco Deli - Foto Agostino Gemito -DarosPhoto

Francesco Deli – Foto Agostino Gemito -DarosPhoto

Francesco Deli è in prospettiva uno degli elementi più interessanti non solo della rosa della Paganese ma del girone sud della Lega Pro. Jolly d’attacco, compirà ventuno anni il prossimo luglio ma ha già le idee chiare sul suo avvenire. E nel prossimo futuro potrebbe approdare fra i cadetti. Romano, cresciuto nell’Atletico Roma, ha giocato in Serie D con il Palestrina per approdare in seguito in C. A 19 anni si impone subito come titolare con la Paganese con cui è reduce da due ottime stagioni.

Sei reduce da un’ottima stagione, sarai soddisfatto della tua annata.

“Sì, sono contento del mio campionato. Sono rientrato nella fase finale del torneo, decisiva per la conquista della salvezza. Ho avuto problemi muscolari che mi hanno tenuto fuori per diverse partite, ma una volta recuperato ho dato il mio contributo alla squadra”.

Mister Sottil ha creduto molto in te e ti ha impiegato con buona continuità. Come ti sei trovato con lui? “Benissimo. Mi ha dato molta fiducia, sono contento di questo e lo ringrazio. Mi ha fatto giocare in vari ruoli ed io mi sono fatto trovare pronto”.

Hai dimostrato infatti una certa duttilità tattica.

“Sì, uno delle mie caratteristiche è l’adattabilità. A centrocampo ho giocato come esterno di sinistra e mezz’ala e anche come seconda punta in alcune occasioni. Ma io sono e mi definisco un trequartista puro”.

A Pagani avete raggiunto l’obiettivo salvezza. Eppure a metà stagione sembrava che si potesse pensare a qualcosa di più.

“La salvezza era il nostro obiettivo primario e l’abbiamo centrato. A gennaio eravamo in crescita e potevamo pensare a un piazzamento interessante in classifica. Ma ci siamo complicati la vita e abbiamo sofferto più del previsto per guadagnarci la permanenza in Serie C. Alla fine abbiamo comunque potuto festeggiare”

Come altre città del sud, Pagani sa essere una piazza calorosa. Per maturare un giovane deve preferirle a contesti più tranquilli e meno esigenti?

“Credo di sì. E’ molto soggettivo, ma posso dire che a Pagani sono cresciuto. In piazze più tranquille, con pochi spettatori poco seguito, le motivazioni e gli stimoli possono mancare a un certo punto. Il pubblico è una spinta importante, anche per un giovane, perchè offre la possibilità di maturare in fretta. All’inizio non è stato semplice ma una volta ambientato tutto ti riesce meglio. Ambienti così ti preparano ad altre situazioni che potranno capitare più avanti”.


Parliamo del tuo futuro. Avevi un contratto col Parma, ma a seguito del fallimento dei ducali sarai libero. Potrebbero arrivarti offerte interessanti dalla Serie B.

“E’ una possibilità ed io mi sento pronto per il salto. Posso giocarmi le mie carte e ci spero. Se poi dovessi rimanere in Lega Pro punterò a fare una grande stagione che mi permetta di fare approdare in B”.

Magari ancora a Pagani.

“Qui sto bene e sarei contento di continuare a giocare con questa maglia”.  Aspettando una chiamata che non si può rifiutare…..

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Paolo Chiappini