L’attaccante Saverio Mastrojanni, uno che ha il gol nel sangue. Ha superato già quota cento e non vuole fermarsi.

L'attaccante Saverio Mastrojanni

L’attaccante Saverio Mastrojanni

Ha una carriera lunghissima e dove ha giocato ha sempre segnato ma questo per un attaccante può essere cosa normale. Lui, però, ha lasciato un bel ricordo dovunque è stato anche perché può essere definito un uomo squadra. Stiamo parlando di Saverio Mastrojanni, attaccante trentenne, che ha già superato quota 100 gol ma ha ancora un obiettivo da raggiungere.

Saverio hai appena concluso una stagione altalenante per te dove a dicembre hai deciso di cambiare maglia ottenendo comunque la qualificazione ai playoff col Montegiorgio.
“Si è stata un’annata con emozioni diverse: bellissima fino a dicembre e meno da dicembre in poi anche se ottima per i play off raggiunti”.

Nei tuoi 15 anni di carriera hai vestito ben 18 maglie diverse, come mai questa particolarità?
“Ho cambiato tante squadre per due motivi in particolare sia perché a me piace conoscere posti diversi e avere sempre nuovi stimoli e sia perché purtroppo in queste categorie a volte sei costretto a cambiare in quanto tante società non riescono a mantenere gli impegni presi”.

Dovunque hai giocato hai lasciato il segno segnando anche tanti gol tanto che hai superato quota 100 in carriera.
“Sì fortunatamente in quasi tutti i posti ho lasciato il segno anche se potevo fare molti gol in più”.

Quali sono le tue caratteristiche principali?
Sono una prima punta che svaria in tutta la zona l’attacco. Credo che le mie principali caratteristiche siano il gioco aereo e proteggere palla facendo salire la squadra. Avendo poi fatto 12 gol in rovesciata o di tacco, credo che l’acrobazia sia la cosa che più mi riesce; anche se mi piace ricordare che la mia dote più forte e’ la fame  di vittoria!!!

Per te tanto dilettantismo e una sola puntata nel professionismo, ad Eboli tre anni fa. Cosa ricordi di quella esperienza?
“La mia esperienza di Eboli e’ racchiusa in due momenti: la bellezza di fare il professionismo e la delusione di chi ci lavora. Se avessi trovato il posto giusto potevo dire la mia tranquillamente anche in Lega Pro ma sono abituato sempre a lottare e quindi porto via con me solo i ricordi più belli. Uno di questi è la partita che giocai a Catanzaro dove mi sono trovato a essere marcato dal mio amico Ciro Sirignano originario anche lui di Nola”.


Hai rimpianti di non aver potuto giocare maggiormente nei professionisti?
“Il mio rimpianto più grande è quando sono stato a Siena nel 2002 e per mie colpe non ci sono rimasto. Sì avrei potuto giocare in altre categorie però sono contento lo stesso della mia carriera e credo di avere ancora tanto da dare”.

Quali sono gli obiettivi per il prossimo futuro?
“Il mio obiettivo è sicuramente quello di trovare una società seria che veda il calcio al mio stesso modo. Ho tanti stimoli e fisicamente sto bene e poi ho un sogno nel cassetto ed è quello di arrivare a 200 gol. Ora sono fermo a 117 e quindi sono ancora tanti i gol da fare…..”

Enrico Tassotti