Quattro sconfitte di fila e zero gol segnati. I nerazzurri stentano

Roberto Mancini

Roberto Mancini

Roberto Mancini minimizza, tenta di rasserenare l’ambiente ma tutti gli interisti e la proprietà in primis si aspettano una inversione di tendenza e un netto miglioramento della squadra. Agosto è arrivato e sta per finire il tempo dei compromessi, dei “va bene così per il momento”. L’Inter, tolta la prima amichevole col Carpi, ha perso le seguenti quattro partite con avversario di calibro. E’ sempre calcio d’estate e le avversarie in questione sono delle big, Bayern Monaco e Real Madrid in particolare. Ma il ko col Galatasaray lascia qualche dubbio in più. I nerazzurri difettano in zona-gol. La vena realizzativa di Icardi servirà più avanti, non ora, ma l’attaccante dovrà dare prova di essere ancora quello dello scorso anno. Ripetersi è sempre il compito più difficile.

Per il resto l’Inter è ancora con il cartello ‘lavori i corso’. Va trovata un’identità, un ‘idea di gioco principalmente. E Mancini deve capire quali sono gli interpreti migliori per ogni ruolo. Se per la difesa non ci sono dubbi su chi siano i titolari, a centrocampo invece abbondano. Kovacic resta ancora un discreto giocatore che non risolve mai le partite, in queste gare il suo apporto è stato insufficiente. Hernanes non è il fuoriclasse ammirato alla Lazio e sugli altri va presa una decisione. Shaqiri resta o va via? Perisic si fa o no? Tutto questo ha dei risvolti sullo shcema tattico nerazzurro.


Certo, anche se non conta nulla, fa sempre dispiacere perdere per un gol di un ex. Legge a cui i nerazzurri sembrano avere una particolare elezione. Stavolta a punire l’Inter ci ha pensato Wesley Snejder, uno sempre rimpianto in casa nerazzurra. Forse perchè se ne andò troppo presto. Uno come lui farebbe ancora comodo a questa Inter.