Intervista esclusiva a Matteo Montinaro, centrocampista della sorpresa Nardò.

Matteo Montinaro (foto: www.salentosport.net)

Matteo Montinaro (foto: www.salentosport.net)

Il calcio è uno sport che a volte appare davvero strano. Capita che un giocatore passi un’annata da dimenticare e che l’anno dopo esploda, diventando fondamentale per il proprio club. E’ il caso di Matteo Montinaro, rimasto al Nardò e protagonista di un inizio di campionato da protagonista: già 3 reti per lui e primo posto in classifica per i pugliesi. I problemi della stagione scorsa sembrano essere ormai alle spalle…

Matteo, la stagione scorsa per te è stata abbastanza travagliata. Quest’anno, invece, un grande inizio con 3 gol in 8 presenze. Come ti spieghi una metamorfosi del genere?
“Ho iniziato la scorsa stagione con il Padova, senza mai trovare spazio. Avevo davanti giocatori molti forti e più esperti di me, tanto che alla fine la squadra è riuscita a vincere il campionato. Inoltre, a causa di problemi con la società, non mi sono più allenato con loro da novembre e quando a gennaio sono arrivato al Nardò la mia condizione fisica era disastrosa. Questo non mi ha permesso di incidere molto nella seconda parte di campionato e mi sono ripreso solamente ai play-off, segnando anche due reti. In estate, invece, ho avuto la fortuna di disputare il mio primo ritiro tra i grandi, preparandomi al meglio e sentendo la fiducia di società e allenatore. Tutto sta andando alla grande e spero di continuare così”.

Il Nardò è una grande sorpresa di questo avvio di campionato: primo posto in classifica, davanti ad una grande favorita come il Taranto. Iniziate a sognare ad occhi aperti, dunque.
“Vincere il campionato sarebbe un sogno, ma anche i play-off rappresenterebbero un grande traguardo, considerando che eravamo partiti con l’obiettivo di raggiungere una salvezza tranquilla. Nonostante il grande inizio, però, non ci siamo assolutamente montati la testa e continuiamo a ragionare partita per partita. Per quanto riguarda le avversarie, comunque, oltre al Taranto è da tenere d’occhio il Virtus Francavilla, squadra con un ottimo organico e con un allenatore davvero bravo”.

Qual’è l’allenatore a cui ti sei sentito maggiormente legato in questi primi anni di carriera?
“Dico il mio mister attuale, Nicola Ragno. Devo ammettere che lui mi ha dato tanto, aspettandomi in un momento difficile come quello dello scorso anno e spingendo per tenermi a Nardò durante l’estate. Inoltre, mi ha aiutato a migliorare alcuni i miei difetti, come la fase difensiva o la fisicità da mettere in campo. Non posso che ringraziarlo!”.

Infine, una curiosità. Svelaci il calciatore che apprezzavi di più quando eri ragazzino.

“Da piccolo ero pazzo di Ronaldinho. Oggi mi piaccono molto i giocatori tecnici come Nasri e Ozil, ma sinceramente non ce n’è uno in particolare a cui mi ispiro!”.

In bocca al lupo.

Giuseppe Marzetti