I rossoblu cadono con l’Aprilia ma il Nardò non va oltre il pari.
Davide Paruzza (foto:fuoriareaweb.it)
Un gol di Paruzza a nove minuti dal termine consente all’Aprilia di conseguire il risultato più sorprendente della giornata, nel girone H di Serie D. La formazione laziale, ultima prima della gara di oggi, riesce a battere il più quotato Taranto e a portarsi al quartultimo posto. Per gli jonici, è il secondo k.o. nelle ultime tre giornate, la seconda sconfitta consecutiva in trasferta. I rossoblu scendono al quarto posto, scavalcati anche dai cugini della Virtus Francavilla che vincono in casa col Fondi nel big match della giornata.
Sale anche il Francavilla sul Sinni, nonostante il pareggio in casa dell’Isola Liri. In una giornata potenzialmente favorevole per andare in fuga, si blocca anche il Nardò, fermato sul pari in casa dal Potenza.
Giornata favorevole per le due squadre di Capitanata, con il San Severo che con una prova autorevole stende il Marcianise con un secco 3-0. Tutte nella ripresa le reti, con la doppietta di Florio (al quarto d’ora e allo scadere) e in mezzo il rigore di Evacuo al 29’.
Per i giallogranata è il terzo successo consecutivo. Seconda vittoria consecutiva e quarto risultato utile di fila per il Manfredonia, che espugna il campo del Picerno. Protagonista ancora Antonio La Porta, che realizza la sua seconda rete in otto giorni, quella decisiva che al 32’ del secondo tempo fissa il risultato sul definitivo 2-1, dopo il momentaneo pareggio di Gerardi in apertura di ripresa. Di Coccia al 34’ del primo tempo, la rete del vantaggio sipontino.
Sorprendente il pareggio che il Serpentara ottiene in casa della Turris, così come la vittoria del Torrecuso in casa contro il lanciato Pomigliano. Pari anche nel derby tra Gallipoli e Bisceglie.
In classifica, è sempre il Nardò in cima a 26, con Francavilla e Virtus a tre lunghezze di distanza. Il Taranto scende in quarta posizione a -5 dai salentini.
Salgono San Severo e Manfredonia, rispettivamente al nono e tredicesimo posto con 16 e 13 punti. In coda il Picerno resta solo all’ultimo posto.
Di Alessandro Tosques