Crociati al primo dei tre impegni di una settimana chiave.

Il tecnico del Parma Luigi Apolloni (foto dalla rete)

Il tecnico del Parma Luigi Apolloni (foto dalla rete)

Si riaccendono i fari sullo stadio “Cabassi” di Carpi. Inutilizzato in gare ufficiali dallo scorso 22 maggio, quando la squadra allenata da Fabrizio Castori, già certa da tempo della promozione, chiuse trionfalmente il campionato di Serie B pareggiando 0-0 contro il Catania, prima di doversi trasferire al “Braglia” di Modena a causa dell’inadeguatezza del piccolo stadio cittadino agli standard della Serie A, domenica pomeriggio il “Cabassi” ospiterà eccezionalmente la Polisportiva Virtus Castelfranco Emilia, che per la 12^ giornata del girone D di Serie D sfiderà la corazzata Parma. Come già successo al Lentigione, costretto a emigrare al “Morelli” di Brescello, anche il Castelfranco ha dovuto abbandonare l’impianto locale “Fausto Ferrarini”, troppo piccolo per accogliere l’ondata di tifosi del Parma al seguito della squadra di Apolloni, e anche le telecamere di Sky, che come di consueto riprenderanno la partita in diretta.

Per il Castelfranco un’occasione in più per mettersi in mostra in una gara cui, come dichiarato dall’allenatore Marcello Chezzi, “giocheremo senza pressioni, a viso aperto. L’obbligo di vincere spetta al Parma, il nostro campionato passa da altre partite”. Nulla di nuovo, insomma, e soliti problemi per il Parma, al cospetto di una squadra che giocherà con poco o nulla da perdere, anche grazie a una classifica rassicurante, eppure decisa a giocare a viso aperto. Questa sì un’ottima notizia per il Parma, a disagio di fronte a formazioni che “alzano il muro”.

Il Castelfranco è la classica società che rispecchia l’industriosa provincia emiliana: nato nel 1991 dalla fusione tra Polisportiva Castelfranco e Virtus Castelfranco, il nuovo sodalizio è passato in 4 anni dalla 1^ categoria alla Serie D, torneo nel quale i bianco gialli si sono via via acclimatati, riscattando già nella stagione successiva la retrocessione subita nel 2001, per poi vivere un’escalation sfociata in altrettante partecipazioni ai play off promozione tra il 2010 e il 2013, perdendo però prima la finale contro il Pontedera e poi due semifinali contro Este e Virtus Vecomp.

Eppure il ripescaggio tra i professionisti fu davvero sfiorato, prima che la società rinunciasse per questioni economiche. Da quell’anno l’asticella delle aspettative è stata abbassata, ma i risultati non sono peggiorati di molto, come confermato dall’attuale classifica, che vede la squadra in una tranquilla 8^ posizione, con una partita da recuperare, quella sospesa a fine ottobre contro l’Altovicentino per un infortunio occorso all’arbitro. A confermare la “bontà” della società, spicca la conduzione familiare, all’insegna della famiglia Chezzi: il padre Paolo è presidente, mentre i figli Marcello e Greta ricoprono rispettivamente i ruoli di allenatore e addetto stampa. Fiore all’occhiello, la gestione del settore giovanile, con ben 18 squadre e oltre 400 tesserati.

Nessuna sorpresa allora per l’età media molto bassa della prima squadra, che domenica sarà priva degli squalificati Marmiroli e Spadafora, e che può contare su due soli giocatori con un breve passaggio tra i professionisti: il centrocampista Elia Cortesi, ex Carpi e reduce da due stagioni al Bassano, e il difensore Sebastiano Girelli, mantovano, classe ’84, da tre anni al Castelfranco, ma prodotto del vivaio del Sassuolo, con cui ha vissuto la scalata dalla C2 alla Serie B, collezionando 6 gettoni tra i cadetti prima della cessione al Mantova. La Virtus è in ottima salute, e si preannuncia come un osso duro per il Parma: seconda miglior difesa del torneo con solo 9 gol al passivo, la formazione di Chezzi è imbattuta da 5 partite, e ha perso solo alla prima giornata contro il San Marino, e poi sul campo del Delta Rovigo.

Per il Parma l’imperativo è comunque vincere, visto che le rivali non mollano: il San Marino è a -5, un punto più avanti dell’Altovicentino, che però deve appunto recuperare la gara contro il Castelfranco. E domenica è in programma proprio lo scontro diretto tra seconda e terza forza. Per la squadra di Apolloni, attesa da una settimana cruciale con l’infrasettimanale contro il Legnago e poi la trasferta proprio contro il San Marino, l’occasione è quella di allungare, ma il tecnico crociato dovrà fronteggiare alcune assenze: sarà out infatti l’infortunato Ricci, e anche Saporetti non è al meglio, al pari di Giorgino, cui dovrebbe essere concesso un turno di riposo. In avanti, possibile conferma per Sowe, in ballottaggio con Sereni.

Probabile formazione (4-2-3-1): Zommers; Messina, Cacioli, Lucarelli, Saporetti; Rodriguez, Corapi; Lauria, Baraye, Sowe; Longobardi