Il tribunale ha concesso l’esercizio provvisorio per concludere il campionato di Lega Pro. La società è per il 30% della famiglia del portierone Gigi Buffon, per il 70% di Raffaele Tartaglia.

Gianluigi Buffon durante una gara della Carrarese

Gianluigi Buffon durante una gara della Carrarese

Finisce nel peggiore dei modi la centenaria storia della Carrarese Calcio. Il Tribunale di Massa ieri mattina, venerdì 11 marzo, ha pubblicato la sentenza di fallimento della società di Raffaele Tartaglia (70%) e della GVG della famiglia di Gigi Buffon (30%), emessa nella giornata di ieri, giovedì 10 marzo. Il curatore fallimentare nominato dal giudice delegato Fabrizi sarà Massimiliano Tognelli, che ricoprì lo stesso incarico in occasione del fallimento della Massese nel 2009.

Tognelli,  a quanto risulta, non sarà operativo prima di lunedì. Il tribunale ha già concesso l’esercizio provvisorio per permettere alla squadra di terminare il campionato di Lega Pro. Sarà compito di Tognelli gestire il traghettamento fino al termine della stagione. Il curatore fallimentare farà sempre riferimento agli organi del Tribunale, al giudice delegato Fabrizi e al comitato di creditori che verrà nominato prossimamente. Il curatore dovrà predisporre un programma di liquidazione dei beni da sottoporre all’approvazione del comitato dei creditori e presentare al tribunale una relazione particolareggiata sulle cause e circostanze del fallimento.

Davvero una conclusione amara per la storia ultracentenaria della Carrarese Calcio, nata nel lontano 1908. Si è rivelata insanabile la frattura fra i soci.