Si avvicina inesorabilmente il termine per l’iscrizione al campionato ma ci sono società a rischio.

Gabriele Gravina, Presidente della Lega Pro

Gabriele Gravina, Presidente della Lega Pro

Il 30 giugno si avvicina inersorabilmente e con esso il termine ultimo per presentare domanda di iscrizione al campionato di Lega Pro, spartiacque tra il professionismo e la discesa nei dilettanti. Il giorno dopo, poi, si aprirà ufficialmente il calciomercato e quindi questa rappresenta una settimana decisamente importante. Chi non presenterà la domanda insieme alla tassa d’iscrizione sarà inesorabilmente fuori senza poter ricorrere. In mezzo a tante certezze ci sono casi che preoccupano: Martina, Rimini, Pavia, Carrarese, Como e Sporting Bellinzago sono le realtà che rischiano.

I pugliesi sono alla ricerca disperata di compratori dopo la mancata cessione delle quote. Sono giorni febbrili e le preoccupazioni cosiccome il dispiacere sono tante visto che la Lega Pro era stata mantenuta dopo i playout. Corsa contro il tempo è anche a Rimini dove la famiglia Longo sta tentando rilevare la società ma ogni sforzo potrebbe rilevarsi vano. Un bel punto interrogativo è quello del Pavia con la proprietà cinese che sembra essersi disimpegnata lasciando un bel pacco di debiti e tanti problemi da risolvere.


La Carrarese è stata acquistata proprio all’ultima asta ma anche qui  si contano i giorni per poter sistemare tutto. Negli ultimi giorni, poi, è scoppiato il caso del Como con una istanza di fallimento presentata dalla Procura ma con la società che rassicura sulla continuità dell’aspetto sportivo. Poi c’è lo Sporting Bellinzago, neopromosso in Lega Pro ma che potrebbe diventare la nuova squadra di Varese. La domanda per trasferimento è stata inoltrata, bisognerà aspettare la risposta della FIGC.

E’ possibile che tutte presentino la domanda anche per avere qualche giorno in più per mettersi in regola. Il ricorso alla Covisoc è ammesso entro il 15 luglio con la possibilità di integrare con i documenti mancanti. Il 18 il Consiglio della FIGC indicherà chi non ce l’ha fatta e darà inizio alla procedura di ripescaggio con sei squadre necessarie per riportare il format a 60 sperando di trovare il numero di squadre sufficiente a permettere ciò..