Il portiere uruguaiano, scelto personalmente da Zeman, si rivelerà essere un vero e proprio disastro.

Goicoechea con la maglia della Roma

Goicoechea con la maglia della Roma

Stagione 2011-2012: dopo l’addio di Luis Enrique, la Roma cerca un nuovo allenatore. Dopo 13 anni e con enorme gioia dei tifosi, torna in panchina Zdenek Zeman, dopo la trionfale cavalcata col Pescara di Insigne, Immobile e Verratti in Serie B. Il DS Sabatini si muove sul mercato per dare all’allenatore boemo, i giocatori più adatti al suo stile di calcio. In porta c’è Maarten Stekelenburg, che dopo essere stato uno dei protagonisti nel mondiale sudafricano, non era riuscito a confermarsi appieno nella stagione fallimentare della Roma di Luis Enrique. Zeman vuole un portiere che sappia giocare con i piedi, che sappia in pratica muoversi da libero, caratteristiche che non appartengono al portierone olandese. L’allenatore boemo sceglie quindi lo sconosciuto Mauro Goicoechea, portiere uruguaiano ma con passaporto spagnolo, allora titolare del Danubio. Viene preso a fine mercato, fortunatamente solo in prestito. Durante la presentazione a Trigoria, alla domanda su chi sia il portiere più forte del mondo risponde: “Buffon, anche se agli inizi della mia carriera mi piaceva Fabian Carini. In campo dimostrerà di essersi “ispirato” molto bene alla meteora ex Juve e Inter.

Fin da subito è chiara la sua inadeguatezza per un palcoscenico importante come l’Olimpico. Inoltre crea, anche se involontariamente, un’accesa rivalità con Stekelenburg che, in rotta con la società, farà di tutto per essere ceduto a gennaio al Fulham. Goicoechea in campo è imbarazzante: in 15 presenze subisce 24 gol, in particolare una