Tutti all’estero i Paperoni del calcio con cui è davvero difficile concorrere per le squadre italiane.

Calcio e Soldi

Calcio e Soldi (foto Lapresse)

Ormai è noto a tutti: i Paperoni del Calcio sono trapiantati solo ed esclusivamente all’estero. Non parliamo di giocatori stra-pagati (quelli ci sono anche in Italia, vedi Ibrahimovic, Eto’o…) ma di presidenti pronti a tutto pur di portare la loro squadra ai vertici del calcio nazionale ed internazionale e, di conseguenza, sul tetto del mondo. Gli acquisti folli non sono una novità nel mondo del pallone, ma in epoca di Fair Play Finanziario ci si aspetterebbe più accortezza da parte di società che hanno già avuto l’onore e soprattutto l’onere di assicurarsi i migliori calciatori in circolazione.

Non possiamo non riferirci al Barcellona, senza ombra di dubbio la squadra più forte e bella da vedere, che fa trasparire una certa ingordigia nel voler affiancare ai vari Piquè, Puyol, Xavi, Iniesta, Villa e Messi altri talenti cristallini. E’ il caso di Alexis Sanchez, trasferitosi in Catalogna dall’Udinese per 42 milioni tra parte fissa e bonus legati alla qualificazione in Champions dei blaugrana (!). Come se non bastasse, la squadra del buon Pep Guardiola è pronta all’ennesimo esborso stratosferico per riportare a casa il figliol prodigo Francesc Fabregas, in rotta di collisione con l’Arsenal, disposto a liberarlo per non meno di 39 milioni di sterline. E’ davvero necessario spendere così tanto per migliorare una squadra perfetta? Fare concorrenza agli spagnoli è diventato davvero difficile ed il Milan, interessato a titolo informativo al regista dei Gunners, lo sa più che bene.

Fare calcio in Inghilterra è più facile. Oltre-Manica il pallone è un business e gli sceicchi, tutto fuorchè procacciatori di affari, hanno scelto la terra di Manchester sponda City per fare calcio senza occhio di riguardo al bilancio. Per i Citizens ogni desiderio di mister Roberto Mancini è un ordine, chiedere a Balotelli, David Silva, Yaya Tourè e Sergio Aguero per credere. Proprio sul “Kun” aveva riposto le maggiori speranze la Juventus, ma – lo ripetiamo – è davvero difficile concorrere con queste potenze mondiali.

Tutto questo mentre in Francia la Ligue 1 diventa improvvisamente più affascinante della Serie A, attirando calciatori di una certa caratura e perché no anche i nostri allenatori. Leonardo ha abbandonato la panchina dell’Inter per trasferirsi dietro la scrivania del Paris Saint Germain del sultano Al Thani. Il risultato? Menez ufficialmente in Francia, pronto ad essere seguito da uno tra Paulo Henrique Ganso ed Javier Pastore

Gianluca Pepe