Djibril Cisse

Djibril Cisse (foto dalla rete)

Forse potrebbe essere sintetizzata così, con le parole di Djibril Cissé, la serata della Lazio: “In casa devi conquistare più punti possibili e questa sera noi avremmo dovuto prenderne tre“, ha detto l’attaccante francese al sito ufficiale della “UEFA”. Sì, perché i biancocelesti non sono riusciti a superare i rumeni del Vaslui, giunti all’Olimpico come vittima sacrificale del girone D, ma dimostratasi squadra ben organizzata e di discreta qualità.

La Lazio ha offerto nel primo tempo una prestazione molto convincente riuscendo a trovare il vantaggio con Djibril Cisse (quattro gol in tre partite ufficiali), freddo a realizzare il calcio di rigore procurato dal capitano Tommaso Rocchi, che dovrà rimandare la festa per il 100esimo gol in gare ufficiali con la maglia biancoceleste. La partita è stata decisa nei primi venti minuti della seconda frazione, come conferma anche l’attaccante francese della Lazio: “Nel secondo tempo loro hanno avuto una reazione e nei primi venti minuti sembravano avere più voglia di noi di vincere“, reazione che ha trovato una sponda negli errori – così come a Milano – di Luciano Zauri, protagonista di un avvio di campionato da incubo. Il terzino capitolino ha prima perso l’uomo sull’1-1 di Wesley, poi ha steso Temwanjera concedendo rigore (poi trasformato ancora dal capitano dei rumeni Wesley) e superiorità numerica agli avversari.


Sotto di un gol e di un uomo, i padroni di casa hanno reagito con veemenza e hanno trovato dopo neanche 10′ il pareggio con Beppe Sculli, abile a sfruttare di testa un cross del solito Djibril Cisse. Ristabilito l’equilibrio nel punteggio, sono stati i biancocelesti a cercare ancora la vittoria e a sfiorarla con Libor Koazk: il ceco, infatti, ha colto una traversa sugli sviluppi di un’azione confusa all’altezza dell’area piccola.

Non possiamo perdere la prossima partita – sostiene Cissé -, sarà una sfida molto importante. Dobbiamo cercare di vincere, ma anche un pareggio in trasferta sarebbe un ottimo risultato visto che lo Sporting è davvero un’ottima squadra. Dobbiamo andare a Lisbona con la mentalità giusta per prendere almeno un punto”. La Lazio tornerà in campo in Europa League il 29 settembre nello Stadio José Alvalade di Lisbona, contro lo Sporting di Domingos Paciencia, l’uomo che nella scorsa edizione condusse lo Sporting Braga sino alla finale di Dublino, poi persa contro il Porto di Villas Boas.

Emanuele Matrangeli

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