Gianluca Grassadonia allenatore della Paganese (foto dalla rete)
Tre vittorie in altrettante partite di campionato, difesa granitica, centrocampo coriaceo, attacco concreto. Queste le principali caratteristiche tecniche della Paganese, riuscita a battere anche l’Isola Liri nel primo dei nove turni infrasettimanali da disputare in questo campionato di II Divisione girone B. Con il due a uno rifilato ai ciociari la compagine guidata dallo stratega Grassadonia mantiene la testa della classifica a punteggio pieno. Distanze invariate da Arzanese, Campobasso e Vigor Lamezia, seconde a quota 7.
Neanche il più inguaribile degli ottimisti nella Città di Sant’Alfonso avrebbe potuto immaginare una partenza sprint di questo genere dopo le spiacevoli vicissitudini dell’estate, periodo in cui parlare di scomparsa della Paganese dai campionati professionistici non era un delirio. Con una Paganese reduce da due retrocessioni consecutive, la famiglia Trapani era intenzionata a passare il testimone ad altri imprenditori, locali e non. Qualcuno si è fatto avanti, non offrendo però le necessarie garanzie. E’ stato per questo che con due cortesi “No, grazie” sono state rispedite al mittente le offerte dei romani Di Stanislao e “mister X”, figura anonima interessata alle sorti del sodalizio azzurrostellato.
Dopo il tocca e fuggi dell’alquanto misteriosa cordata capitolina, tutto è ritornato nelle mani di Raffaele Trapani, amministratore unico da 8 anni. E quando sembrava esser tornato il sereno, ecco arrivare l’improvvisa notiza dell’arresto del Patron azzurrostellato nell’operazione giudiziaria che ha portato in manette anche l’ex sindaco di Pagani, Alberico Gambino. La famiglia Trapani non ci sta e convoca in sede Cosimo D’Eboli, per tutti “Cocchino”, direttore della storica doppia promozione dalla D alla C1.
Al diggì eburino carta bianca e un progetto ambizioso tutto da costuire. Il punto fermo è mister Grassadonia, che in poco tempo riesce a convincere calciatori del calibro di Fusco, Fava, Tricarico, Galizia, Rinaldi, Acoglanis e Scarpa a vestirsi d’azzurrostellato. Tutti lussi per la categoria, a cui vengono affiancati giovani interessanti. La squadra fatica nelle amichevoli ma nelle prime partite ufficiali fa capire molte cose col 7 a 0 al Melfi in Coppa Italia e le tre vittorie su tre in campionato. Non lo avrebbe pensato neanche il più inguaribile ottimista, eppure la Paganese è lì in testa, vogliosa di tornare nella categoria amaramente perduta pochi mesi fa.
Gianluca Pepe
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