Finisce 1-1 tra Monza e Avellino. Nella ripresa il botta e risposta Iacopino-Thiam.  Per l’Avellino è il primo pareggio dopo 5 mesi. Per il Monza continua il tabù Brianteo, 140 giorni senza vittorie casalinghe!

Mame Baba THIAM

Mame Baba THIAM attaccante dell'Avellino(foto Pi.E.)

Dopo oltre 5 mesi (01.05.2011 Aversa Nomanna-Avellino 2-2) e 15 partite giocate (tra Seconda Divisione, Play off, Tim Cup e Prima Divisione) sulla ruota di Avellino esce il segno “X”. Nello scontro diretto dello Stadio “Brianteo” di Monza, tra la compagine locale e l’Avellino, a vincere è la paura specialmente nella prima frazione di gioco dove le due squadre non hanno mai provato ad offendere, badando principalmente a non prenderle. Diversamente più vibrante e frizzante la ripresa, con il Monza che passa  in vantaggio al 60’ grazie a Iacopino e l’Avellino che riacciuffa il pari con il secondo goal consecutivo del senegalese Thiam(64′). Finisce pari anche il conto delle azioni sfortunate con un palo per parte, Thiam al 69’ per i lupi e Da Matta al 95’ per i padroni di casa.

Per l’Avellino è la classica storia del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Mezzo pieno se si guarda al punto conquistato fuori casa su un campo difficile, contro un avversario che insegue la formazione biancoverde, risultato conquistato dopo essere passati in svantaggio e aver rischiato di perderla al 95’ con il palo colpito da De Matta. Mezzo vuoto perché da Monza si poteva uscire con un risultato ben diverso ampiamente alla portata della formazione biancoverde e soprattutto con un pizzico di fortuna in più visto il palo clamoroso colpito da Thiam al 69’.

La vittoria avrebbe permesso all’Avellino di affrontare con maggiore tranquillità il prossimo mese di campionato dove i lupi affronteranno in rapida successione Ternana, Foggia (trasferta), Reggiana e Benevento (trasferta). Per il Monza invece resta un tabù la vittoria al “Brianteo” che manca oramai da oltre 140 giorni (29.05.2011 Monza-Pergocrema 1-0 nei play out dello scorso campionato di Prima Divisione).

Nonostante le tre gare in 7 giorni il tecnico biancoverde Giovanni Bucaro decide di effettuare un turnover abbastanza leggero, visto che gli unici cambi rispetto alla formazione anti-Carpi sono tre: il rientro di D’Angelo dopo la squalifica che rileva lo spento Citro della gara contro gli emiliani, il ritorno nell’undici titolare del panamense Herrera al posto di Falzerano e il ritorno di Zigoni che prende il posto di Lasagna. Con il più solido ed equilibrato 4-4-2, al “Brianteo” di Monza, l’Avellino si schiera con Fumagalli in porta, Labriola sull’out basso di destra, Stigliano su quello di sinistra; confermata la coppia centrale PorcaroCardinale.

La linea mediana vede il ritorno di D’Angelo con al fianco Malaccari che vince il ballottaggio con Correa, sugli esterni Herrera e Millesi. In attacco Bucaro preferisce la coppia Zigoni-Thiam dando un turno di riposo all’ex Milazzo Lasagna.
Per il Monza nessuna novità rispetto all’undici che ha iniziato la sfida pareggiata a Viareggio. Gianfranco Motta contro l’Avellino rimane abbastanza coperto e opta ancora una volta per il 5-3-2. Castelli in porta, pacchetto arretrato composto da destra a sinistra da: Uggè, Cattaneo, Cusaro, Fiuzzi e Campinoti. Centrocampo a tre con capitan Iacopino, Romano e Velardi, attacco affidato al duo ColaconeKyeremateng.


PRIMO TEMPO:  E’ un inizio match abbastanza soft. Le due squadre badano maggiormente a non scoprirsi, la paura la fa da padrone e ne viene fuori un match molto brutto. Nei primi 20 minuti di gioco non ci sono occasioni degne di nota ne da una parte ne dall’altra; l’Avellino fa collezione di angoli e su uno di questi crea qualche pericolo in area brianzola. Al 23’ un primo sussulto di marca lombarda. Iacopino serve in aria Colacone che conclude debolmente verso la porta biancoverde, Fumagalli senza problemi blocca la sfera. 31’ ancora l’asse Iacopino-Colacone con il capitano che crea e il bomber che conclude, ma, ancora una volta, troppo facile per Fumagalli. Un minuto dopo arriva la prima vera risposta dell’Avellino. 32’ angolo di Millesi, palla in aria dove sbuca Labriola che di testa la mette di poco a lato. Sale in cattedra il capitano dei lupi che prova a prendere l’Avellino per mano. Bucaro prova a cambiare qualcosa invertendo la posizione di Millesi ed Herrera, ma il Monza schierato con i 5 dietro riesce a contenere con molta facilità le folate biancoverdi. 44’  punizione di Herrera, palla scodellata in mezzo dove svetta Porcaro, il colpo di testa del centrale difensivo biancoverde finisce di poco fuori.
Prima frazione che termine con un noioso 0-0 dove a farla da padrona è stata la paura di perdere. Entrambe le contendenti non hanno cercato mai seriamente di offendere alla ricerca della vittoria. Ne è venuto fuori uno spento e soporifero primo tempo.

 

SECONDO TEMPO:  Squadre in campo con gli stessi undici. Il copione della ripresa è diverso da ciò che le due compagini hanno offerto nella prima frazione di gioco. Per l’Avellino è anche un secondo tempo in controtendenza con le prestazioni negative offerte nei secondi tempi contro