Non basta una doppietta dell’attaccante montenegrino a battere gli etnei che rispondono colpo su colpo

Stevan Jovetic

Stevan Jovetic (foto dalla rete)

Altalena di emozioni allo stadio Artemio Franchi di Firenze nell’anticipo dell’ottavo turno della massima serie. Il 2-2 finale tra Fiorentina e Catania premia l’estro e la classe di Jovetic, autore di una doppietta, e la grande forza di reazione degli etnei che per ben due volte riacciuffano il pareggio.

In avvio, cerniera di centrocampo viola formata da Behrami, Montolivo, Munari, con Cerci, Jovetic e Silva a comporre il tridente d’attacco, l’ex rossazzurro Vargas parte dalla panchina insieme a Gilardino, rientrato a seguito dell’infortunio.

Confermata la difesa a cinque in casa Catania, con Izco e Marchese a fungere da terzini fluidificanti sulle rispettive fasce di competenza, in campo sin dal primo minuto il duo Lopez – Catellani in avanti, Bergessio si accomoda in panchina.

Prima parte del confronto senza sussulti di sorta. L’equilibrio tra le due compagini è spezzato da Jovetic che al 20’ sblocca il risultato con un angolato destro, sferrato dal limite dell’area, che batte Andujar. Protestano gli ospiti in quanto l’azione che porta al gol sembrerebbe cominciata a seguito di un fallo a centrocampo ai danni di Catellani. Passati in vantaggio, i padroni di casa acquisiscono il predominio territoriale e velocizzano la manovra di gioco, al 24’ il sinistro di Cerci è preda del numero uno etneo. I viola mettono paura agli uomini di mister Montella soprattutto con alcuni rapidi contropiedi che, però, non sortiscono gli esiti auspicati. Al minuto numero 41 è, invece, il Catania a sfiorare il pari, Catellani spreca da ottima posizione mandando sul fondo il pallone con un colpo di testa. Pareggio che arriva due minuti più tardi, su azione di calcio d’angolo è Delvecchio che spinge in rete la sfera con un repentino tocco da distanza ravvicinata. La prima frazione di gara si chiude con le proteste dei toscani che reclamano il penalty per un rinvio di Lodi effettuato con la spalla – braccio. Alla moviola l’ardua sentenza.


La ripresa si apre con il Catania che preme sull’acceleratore: al 7’ è ancora Catellani ad andare vicino alla marcatura, la sua conclusione, sul cross di Marchese, finisce alta sulla traversa. Risponde immediatamente la squadra di Mihajlovic con Natali che al 12’ mette i brividi ad Andujar con una girata al volo che per poco non coglie il bersaglio. La curva Fiesole cerca di sospingere i propri beniamini verso il traguardo tre punti mentre il tecnico viola manda nella mischia Vargas al posto di Munari. E la Fiorentina, qualche secondo dopo, trova il raddoppio. E’ da poco trascorso il 16’ quando Jovetic, ancora lui, sempre lui, si sistema il pallone sul destro, prende la mira e con un tiro ad effetto piazza il pallone nell’angolino in cui Andujar non può arrivare. Una magia del fuoriclasse viola, la sua doppietta personale fa esplodere l’entusiasmo sugli spalti dello stadio Artemio Franchi. Montella cerca di correre ai ripari, dentro Bergessio, fuori Catellani. Ma è sempre Delvecchio il più pericoloso tra gli etnei, su calcio d’angolo sfiora il colpaccio con uno stacco di testa. Ancora di testa, ma sul fronte opposto, è il “solito” Jovetic a mandare il pallone di poco a lato. Il Catania non molla, si lancia a capofitto in avanti e trova con Lopez il 2-2 al 37’ dopo che un tocco del nuovo entrato Barrientos era stato rinviato da Pasqual quando la sfera aveva oltrepassato la linea di porta. Emozioni che si susseguono senza soluzione di continuità, finale incandescente che registra il ritorno in campo di Gilardino, subentrato al posto di Silva, e l’espulsione di Mihajlovic a causa di proteste troppo veementi nei confronti del direttore di gara Giannoccaro.

Antonio Longo