Accesa conferenza stampa pre Avellino-Spal, Bucaro si arrabbia con i giornalisti per le troppe voci di mercato che potrebbero turbare la tranquillità della squadra biancoverde: “Ma quale mercato, dobbiamo pensare alla squadra, ai giocatori attuali che stanno dando tutto e meritano riconferme!

Giovanni Bucaro

(Foto Archvio) Giovanni Bucaro tecnico dell'A.s. Avellino 1912

E’ un Giovanni Bucaro molto arrabbiato quello che si presenta in sala stampa per la consueta conferenza della vigilia. Il trainer biancoverde più che analizzare i sei risultati utili consecutivi e presentare il prossimo match, se la prende con la stampa per le numerose e, secondo lui, infondate notizie di calciomercato che rischiano di destabilizzare la squadra e non le permetterebbero di  affrontare con la giusta serenità  le ultime due gare prima della sosta per le festività natalizie.

CHI VI HA DETTO CHE L’AVELLINO DEVE FARE MERCATO? – Si parte con l’analizzare il solito <<guaio>> difensivo riscontrato anche a Pavia, ma per il tecnico siciliano i guai dell’Avellino attualmente sono altri: “Una squadra che vince senza subire, a parte il finale dove ci può stare un attimo di deconcentrazione, causato un po’ dall’andamento della partita che dovevamo gestire meglio, però, ripeto, è una squadra che comunque è in salute quindi non vedo guai. – dopo la parentesi Pavia parte l’affondo del trainer biancoverde – I guai sono altri perché adesso voi mi chiedete della Spal, cioè della partita di domani, ma qui è tutta la settimana che parlate di mercato. Vorrei sapere queste notizie chi ve le da, se è normale che una squadra che deve giocare due partite importantissime deve essere distratta da queste voci, si è parlato tutta la settimana di mercato, ma chi vi ha detto che l’Avellino deve fare mercato?difende giustamente i suoi ragazzi che fin qui sono stati bravi – Noi qui dobbiamo pensare alla squadra, ai giocatori attuali che stanno dando tutto e meritano riconferme. Sono stato costretto a portare la squadra in ritiro ieri, perché è una settimana che non mi piace. Non ho mai visto una cosa del genere. Parlare tutta la settimana di mercato, di chiacchiere; voglio sapere chi ve le da queste notizie: si può parlare il 5-6-7 dicembre di mercato?

PARTITA DURA QUELLA DI DOMANI CI VUOLE UN AVELLINO SUPER ALMENO PER PAREGGIARE – Quando pero si ricorda al tecnico che alcuni nomi sono stati fatti dal Presidente Cipriano, Bucaro sembra sorpreso: “Sono stati fatti tanti nomi, ma non penso che li abbia detti tutti la società al di fuori di quello che ha potuto dire Cipriano. Per me il presidente ha sbagliato, perchè non so da dove li abbia presi, visto che il sottoscritto non ha mai fatto questi nomi, non ha mai parlato di mercato. Domani abbiamo la partita forse più difficile di tutto il campionato e ci vuole l’Avellino super almeno per pareggiare. Abbiamo una squadra che al di la dei risultati che ha fatto fino ad adesso, ha sempre sudato, lavorato, è stata zitta, ha subito le critiche quando le doveva subire ed adesso si parla di 10 giocatori che devono arrivare. Di questi che ne facciamo? Li buttiamo? Per me è una cosa inammissibile e, vi dico, noi abbiamo ancora tante partite”.

DEL MERCATO NON ME NE FREGA NIENTE! – Continua l’arringa del tecnico, che chiarisce alcuni aspetti anche in merito alle partenze di Stigliano ed Ercolano: “L’Avellino non ha bisogno di niente. Che deve avere? Chi magari si sente, non dico messo da parte, ma vuole andare a giocare da un’altra parte, come è capitato ad Ercolano e a Stigliano che volevano  misurarsi e mettersi in discussione, è libero di andare. L’Avellino per adesso deve solo pensare a giocare le partite; non ad altro. Mercato?…Il mercato lo fanno qui vicino, a 200metri. Del mercato a me non me ne frega niente. Si destabilizza una squadra che sta dando, penso, soddisfazioni alla gente, a tutti, soprattutto per l’attaccamento – Bucaro prima di chiudere l’affondo, precisa – Non sto dando la colpa alla stampa. Sto solo analizzando il momento. Ho detto è inutile parlare della Spal quando si è parlato di ben altro, ma questo è rivolto anche alla società. Se abbiamo parlato tutta la settimana di mercato, di cosa dovrei parlare io adesso? Di che partita devo parlare? Non si deve parlare, non esiste, perché non è nè periodo di mercato, né è giusto per la squadra. Verrà messa la museruola perché qua non è possibile sta cosa qui”.

LA PARTITA PIU’ DIFFICILE DEL GIRONE DI ANDATA – Dopo il giusto e comprensibile sfogo di Bucaro si prova a stemperare gli animi cominciando ad analizzare la gara contro la Spal, alla quale l’Avellino non arriva nel migliore dei modi anche a livello di assenze: “Qualche problemino c’è come c’è stato sempre dall’inizio ad oggi.  Vediamo un po’ se lo si riesce a risolvere. Un po’ Lasagna, un po’ la squalifica di Labriola, qualcuno è gia fuori da tempo (Correa ndr), però diciamo che siamo abituati a queste situazioni. Dispiace perché stavamo raggiungendo una certa continuità anche di formazione. Ci dobbiamo abituare anche un po’ a queste situazioni, si va incontro nella parte calda del campionato quindi squalifiche, qualche infortunio con i campi pesanti si può verificare. Dispiace perché volevo dare continuità ad un certo tipo di discorso però come abbiamo sempre fatto riusciremo a sopperire sperando di disputare una grande partita perché, come ho detto prima, la partita di domani è la più difficile del girone di andata”.


BUCARO E IL JOLLY MILLESI – Il problema maggiore con le assenze del lungodegente Correa e quella probabile di Arcuri (convocato ma è difficile un suo impiego dal primo minuto) resta il terzo elemento per completare il centrocampo. Bucaro ha una possibile soluzione: “A centrocampo, ho Millesi che può fare un pò, il jolly, nel senso che può giocare come ha fatto nelle ultime partite: è partito magari da esterno, poi è venuto in mezzo a giocare quindi penso che in mezzo non cambieremo; normale che cambieremo qualcosina in avanti, ora vediamo domani cosa succede”.

PREOCCUPA IL LIVELLO PSICOLOGICO DELLA SQUADRA – Quello che più preoccupa Bucaro non è tanto la Spal in se per se ma come la squadra possa affrontare questo match, tra il sottovalutare gli avversari, il mercato e le vacanze di Natale alle porte: “Mi preoccupa soprattutto l’aspetto psicologico della mia squadra. Anche l’avversario però non va sottovalutato, se si guarda la classifica può sembrare un avversario modesto ma non è così perché ha un organico di tutto rispetto e l’ho vista giocare: mi sembra una delle squadre più organizzate anche come qualità di giocatori, è una squadra forte. Però ripeto la partita mi preoccupa soprattutto a livello psicologico, perché tra le festicciole di Natale e le troppe chiacchiere, la squadra può prendere la partita sottogamba. Non mi piace accusare però, sinceramente, l’aspetto psicologico può essere negativo domani perché, ora voi mi dite che i giocatori chiamano voi per sapere se è vero se non è vero, pensate a che livello siamo. E’ una cosa lecita da parte dei giocatori, hanno tutta la mia sensibilità e capisco la situazione però ripeto non è corretto e quindi, credo, che l’aspetto psicologico, soprattutto in questo finale, è determinante ed è una cosa che mi preoccupa”.

CONTRO LA SPAL L’INEDITA COPPIA PULEOCARDINALE – Con la squalifica di Labriola, via libera alla coppia Puleo-Cardinale: “A livello complementare sono quasi due giocatori simili però essendo due giocatori di esperienza  penso che possano sopperire alle similitudini di caratteristiche con l’esperienza, quindi questo non fattore non mi preoccupa. Sicuramente la loro esperienza in quel ruolo può essere determinante”.

UNA SQUALIFICA INGIUSTA E PENALIZZANTE – Si chiude con la squalifica che lo costringerà alla tribuna nell’ultimo match casalingo del 2011: “Dalla tribuna magari si può vedere meglio, dalla panchina riesci a sollecitare o farti sentire dalla squadra quindi diciamo un po’ penalizzati siamo perché ho già saltato anche mezz’ora contro il Pavia. Avere una giornata di squalifica, secondo me, è un’ingiustizia perché io ho alzato un po’ la voce, gridando che non era fallo e abbiamo preso goal dopo da quella punizione e sono stato buttato fuori. Ieri vedevo Sampdoria – Juve Stabia: Iachini ne ha fatti di tutti i colori e non gli è successo nulla, perchè in B c’è una certa sensibilità da parte del quarto uomo e degli arbitri; in serie C è un po’ una dittatura, tu non puoi parlare che vieni buttato fuori e secondo me è un’ingiustizia però dobbiamo anche sopperire a questo. Guardarla dall’alto può essere un vantaggio perché la vedi meglio; non stare in panchina può essere uno svantaggio perché non riesci a comunicare direttamente con i calciatori”.

Pietro Esposito