Il giovane colombiano firma una rete che vale platino per i sardi
C’era una volta una fortezza chiamata Stadio “Angelo Massimino”. Il Catania aveva sino a qualche settimana fa costruito le sue fortune tra le mura amiche. Davanti al proprio pubblico i rossazzurri di mister Montella avevano ottenuto ottimi risultati, imponendosi, tra le altre, contro squadre di rango quali sono Inter e Napoli. Seppur avendo sfatato il tabù trasferta, con i tre punti conquistati a Lecce, gli etnei nelle ultime tre gare casalinghe (compresa la debacle contro il Novara in Coppa Italia per 2-3) hanno racimolato zero punti. Tre sconfitte al Massimino che pesano anche perché quelle subite in campionato, contro Chievo e Cagliari, sono arrivate da due compagini certamente alla portata del team dell’Elefante. Fase interlocutoria nella stagione del Catania, sino a qualche domenica fa promosso a pieni voti, o primo campanello d’allarme? Alle pendici dell’Etna il dubbio si insinua e fornisce diversi spunti di riflessione.
Anche contro il Cagliari è arrivata una doccia fredda che ha sopito i sogni di gloria dei supporters rossazzurri. Gara dai ritmi tutt’altro che elevati, nonostante ciò diverse le occasioni, da una parte e dall’altra, annotate sul taccuino. Nella prima frazione di gioco sono stati i padroni di casa a rendersi per primi pericolosi, con Gomez e Lodi che hanno sfiorato la marcatura mancando di un soffio il bersaglio. Entrambi i giocatori, però, hanno gradualmente perso il bandolo della matassa, risultando in definitiva poco incisivi in tutto il resto del confronto. Bergessio ha provato a scardinare i meccanismi difensivi approntati dal tecnico sardo Ballardini ma gli esiti non sono stati quelli auspicati. Anzi, sono stati proprio gli ospiti ad andare più vicini alla rete del vantaggio con lo scattante Ibarbo che, a tu per tu con Andujar, si è visto respingere la conclusione dal numero uno avversario.
Nella ripresa i padroni di casa hanno provato a sfondare senza, però, creare particolari patemi d’animo ad Agazzi. Chi invece ha fatto letteralmente impazzire la retroguardia catanese è stato proprio il colombiano Ibarbo, autore di una prestazione davvero sopra le righe: al 64’ si è concesso il lusso di firmare un gol da cineteca, superando in dribbling sulla linea di fondo due avversari e depositando il pallone nel sacco dopo aver ingannato anche Andujar. Un gol di quelli da ricordare per il giovane attaccante, una rete accompagnata da altre accelerazioni e iniziative che hanno messo in difficoltà Legrottaglie e C. . Il Catania ha imbastito una reazione, affidandosi soprattutto ai nuovi entrati Barrientos e Lopez, ma il gol dell’agognato pareggio non è arrivato, anche per via dei provvidenziali interventi di Agazzi. Nei minuti finali gli etnei hanno rischiato di subire anche la seconda marcatura quando il tiro – cross di Rui Sampaio ha colpito il palo.
Antonio Longo
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