Pareggio ricco di emozioni all’Olimpico. Al San Paolo i giallorossi battono 3-1 i padroni di casa
Luis Enrique - foto dalla rete
8 gol in due gare: più che buono il bottino dei due posticipi della 16esima giornata di Serie A. Bello e divertente il pareggio dello stadio Olimpico tra Lazio ed Udinese, inatteso e un pizzico fortunato il successo della Roma al San Paolo di Napoli. I verdetti di questi due match dicono che i friulani agganciano il Milan al secondo posto ma perdono la vetta in favore della Juventus, mentre i biancocelesti si ritrovano al quarto posto a quota 29; dall’altra parte i giallorossi salgono a 21 punti e agganciano proprio il Napoli.
LAZIO-UDINESE 2-2: Come previsto Edy Reja sceglie di schierare i suoi a specchio rispetto agli avversari optando per la difesa a 3. I padroni di casa partono meglio degli ospiti ma sono quest’ultimi a passare grazie ad un colpo di testa di Floro Flores, ben servito da Pinzi. La reazione biancoceleste è affidata a Lulic (forse il migliore in campo), il quale partendo dalla sinistra si accentra e mira con il destro sul primo palo battendo Handanovic. Nella ripresa Lazio subito in vantaggio grazie all’ennesimo sigillo di Klose, aiutato anche da una deviazione. I capitolini da qui in poi sembrano avere la gara in mano, ma l’Udinese colpisce con Pinzi a un quarto d’ora dalla fine. Inutile il tentativo laziale di riportarsi in vantaggio: le speranze dei tifosi romani si spengono sull’intervento mancato da Kozak per pochi centimetri proprio allo scadere.
NAPOLI-ROMA 1-3: Gli ospiti partono forte e trovano quasi subito il vantaggio: cross di Lamela e pasticcio difensivo del Napoli che si complica la vita facendosi da solo il gol. La reazione azzurra nel primo tempo non basta per agguantare il pari e la Roma nella ripresa raddoppia con Osvaldo, complice un’altra dormita della retroguardia azzurra. Hamsik prova a farsi perdonare un erroraccio commesso sotto porta nella prima frazione e a riaccendere il match a circa 10′ dalla fine: lo slovacco incrocia con il destro e trova il gol dell’1-2. Ma non serve: anzi, la Roma è spietata e ancora una volta baciata dalla buona sorte. Tiro da fuori di Simplicio, deviazione di Cannavaro e gol del definitivo 3-1.
Emanuele Mastrangeli
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