I lucani chiedono Acoglanis e offrono Viola. Si seguono Sekkoum e Manco, mentre il neo allenatore Palumbo medita sul modulo da utilizzare

Pino Palumbo

Pino Palumbo

A volte ritornano. Forse Giuseppe Palumbo ha un po’ esagerato tornando per la quarta volta sulla panchina della Paganese, all’indomani delle dimissioni di Gianluca Grassadonia. Siccome il tecnico salernitano era poco propenso a continuare la stagione senza i calciatori da lui scelti in estate per i quali si parlava di cessione, il diggì Cosimo D’Eboli ha subito virato su Palumbo. Il trainer di Venosa, dopo aver conquistato una promozione in C1, una retrocessione e un esonero dopo circa 10 giornate nelle scorse esperienze nella città di Sant’Alfonso, è chiamato a confermare la Paganese ai vertici del Girone B di Seconda Divisione.


Le difficoltà societarie porteranno senza dubbio qualche taglio eccellente, ma a partire non saranno né Tricarico né Scarpa, già alle dipendenze di Palumbo nella stagione 2006/07 che segnò il ritorno nella terza serie. Chi partirà è con molta probabilità Diego Hernan Acoglanis. L’argentino interessa al Melfi, che ha proposto uno scambio con il classe ’90 Luigi Viola. Per l’attacco si pensa a Manco dell’Andria e a Sekkoum dell’Ebolitana, nonostante sia da escludere una partenza di Galizia.

Palumbo confermerà il 4-4-2 già a partire dalla gara di domenica al “Nazareth” contro l’Isola Liri; tuttavia ha fatto sapere di volere una certa flessibilità di schemi, per cui non è da escludere che la Paganese in futuro giochi col 4-3-3.

Gianluca Pepe