Termina con il classico risultato ad occhiali(0-0) il match del “Giglio” tra Carpi e Avellino. Benissimo i lupi nella prima frazione con Zigoni e D’Angelo vicino al vantaggio. Nella ripresa cresce il Carpi ma trova un “mostruoso” Fumagalli a salvare la porta biancoverde. Avellino che torna a fare punti fuori casa anche se cresce la sterilità offensiva in trasferta, arrivata a 469’.

Carpi-Avellino 0-0

Carpi-Avellino 0-0 (foto dal sito ufficiale Carpi Fc 1909)

0-0 tra Carpi e Avellino al termine di un match molto godibile e abbastanza equilibrato al quale è mancato solo il goal. Classica metafora del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto per l’Avellino. Mezzo pieno, perché con il pareggio in terra emiliana i lupi sfatano parzialmente il tabù trasferta uscendo dal “Giglio” di Reggio Emilia con un punto prezioso in ottica salvezza che blocca la striscia negativa di quattro sconfitte consecutive lontano dal “Partenio-Lombardi” e ridà morale oltre che una buona dose di fiducia alla truppa allenata da Giovanni Bucaro.

Buona la prova dei biancoverdi, soprattutto nella prima frazione, con i nuovi(Manuel Ricci e Izzo) in evidenza. Nella ripresa l’Avellino cala leggermente e viene salvata in due occasioni dall’estremo difensore Fumagalli che chiude la porta in faccia prima a Boniperti e poi a Mamushaj. 0 goal al passivo (non succedeva dallo 0-1 di Viareggio del 25/09/2011) contro il miglior attacco del girone.

Mezzo vuoto perché il pareggio allontana sempre di più la zona play off(distante 10 punti e rappresentata dai 41 punti della coppia Carpi-Sorrento), sogno proibito della tifoseria biancoverde. Nonostante il buon primo tempo e le numerose azioni da goal create, continua l’astinenza da goal fuori casa della formazione biancoverde che anche al Giglio non è riuscita a trovare la via della rete e ha portato l’astinenza di goal in trasferta a quota 469 minuti.

C’è delusione invece in casa Carpi; infatti, la squadra di Mister Egidio Notaristefano, dopo gli ottimi pareggi contro Ternana e Taranto (entrambi per 1-1), è costretta al terzo pari consecutivo dall’Avellino(secondo consecutivo in casa). Gli emiliani non sfruttano lo scontro diretto al vertice tra umbri(52) e pugliesi(47) e vengono superati da Pro Vercelli(43) raggiunti dal Sorrento. In ottica play off guadagnano un punto sul Benevento(35) anche se ritorna pericolosamente in corsa il Lumezzane(35).


NUMEROSE ASSENZE: PER I LUPI ESORDIO DAL 1’ DI IZZO E MANUEL RICCI, IL CARPI RISPONDE CON IL RIENTRO DI MAMUSHAJ – Numerose assenze da entrambi le parti. I biancorossi sono costretti a rinunciare agli squalificati Cioffi, Concas, Lorusso e Bocalon, oltre agli infortunati Cenetti, Di Gaudio, Potenza e Modaffari. Mister Notaristefano fa di necessità virtù e si affida alla verve del centrocampista di proprietà della Juve, Filippo Boniperti(nipote di Giampiero Boniperti ex attaccante e ora Presidente Onorario della Juventus), e al rientro di Mamushaj sperando anche nella buona vena realizzativa di Eusepi. Con il 4-4-2 il tecnico emiliano schiera il Carpi con capitan Mandrelli in porta, difesa a 4 composta da Laurini, De Paola, Terigi e Poli. Nei 4 di centrocampo la coppia centrale è quella composta dal duo SogusMamushaj con Pasciuti e Boniperti sugli esterni. In attacco il tandem è quello composto dal bomber Eusepi e Ferretti.

Bucaro non se la passa tanto meglio, i lupi sono costretti a rinunciare per infortunio all’estro del panamense Herrera e all’ex Aversa Normanna, Massimo, oltre al febbricitante Lasagna e allo squalificato dell’ultim’ora Millesi. Il trainer siciliano opta per la linea verde affidandosi ad un Avellino giovanissimo e frizzante. Bucaro rispolvera l’ex  Rimini, Malaccari, e fa esordire dal primo minuto il duo Manuel Ricci(qualche scampolo di partita contro il Sorrento) e Izzo. Con il camaleontico 4-4-3 di Bucaro, l’Avellino schiera Fumagalli in porta, davanti all’estremo difensore bergamasco agirà l’inedita coppia