In finale, sotto un diluvio universale, sconfitta ai calci di rigore la Costa D’Avorio. Per lo Zambia si tratta della prima affermazione continentale

La festa dei giocatori dello Zambia

La festa dei giocatori dello Zambia (foto dalla rete)

Verrà indubbiamente ricordata come il “torneo delle sorprese” la 28esima edizione della Coppa d’Africa, la massima rassegna calcistica del “continente nero”, che quest’anno è andata in scena in Gabon e Guinea Equatoriale. Ieri sera, infatti, la competizione ha conosciuto il nome delle nuova regina africana: si tratta dello Zambia, che in finale ha sconfitto la ben più titolata Costa d’Avorio.

Per Drogba e compagni, dunque, è stata proprio una delusione quella di non aver vinto il torneo, considerando il fatto che la squadra allenata dall’ex Ascoli Zahoui era considerata la grande favorita sin dalla vigilia. Lo Zambia, fra l’altro, non rappresentava un ostacolo insormontabile, anche in virtù dei 0 gol subiti dalla Costa d’Avorio nelle gare precedenti. Del resto, gli ivoriani non hanno preso gol neanche nella finalissima, visto lo 0-0 dei tempi regolamentari, ma la grande capacità difensiva non è bastata per aggiudicarsi la Coppa.

Lo Zambia, d’altro canto, è stato capace di prolungare la finalissima, andata in scena a Libreville in un campo ai limiti della praticabilità per colpa della pioggia battente, fino ai calci di rigore. Nei tempi regolamentari, però, un penalty c’era stato a venti minuti dal termine in favore della Costa d’Avorio, ma Didier Drogba non è riuscito a realizzarlo. Dagli undici metri, poi, lo Zambia è stato quasi infallibile, trionfando per la prima volta nella massima rassegna calcistica continentale. Il successo dello Zambia, però, ha un sapore decisamente speciale, considerando il fatto che è dedicato ai 18 giocatori della nazionale che persero la vita nel 1993 a seguito di un disastro aereo.

Le ultime due finali disputate dallo Zambia sono datate 1974 e 1994, ma in nessuna delle due circostanze la nazionale africana riuscì a festeggiare. Stavolta, però, anche grazie al prezioso contributo della “dea bendata”, gli zambiani sono riusciti a riscattarsi, dimostrando che la storia non si ripete sempre nello stesso modo. Per la Costa d’Avorio, invece, la delusione è talmente forte che nelle ultime ore si è parlato anche di una possibile dimissione da parte del ct Zhaoui, mentre in Zambia prosegue la festa.

Matteo Porfiri