Il bomber tedesco verso forfait. Giocherà Rocchi, in un Olimpico inviperito per il mercato invernale.

Miroslav Klose

Miroslav Klose - foto dalla rete

Alla fine, la notizia che nessun tifoso laziale voleva ricevere è arrivata: con ogni probabilità, Miroslav Klose non sarà disponibile per l’impegno di questa sera contro il Milan. Il tedesco ha rimediato una contusione alla coscia destra nella trasferta di Verona e negli ultimi giorni – compresa la sessione odierna – ha svolto lavoro differenziato rispetto al resto del gruppo. Con il solo Tommaso Rocchi disponibile (il nuovo acquisto Emiliano Alfaro è fermo ai box, stesso dicasi per Libor Kozak), Edy Reja sarà costretto a cambiare modulo riproponendo il 4-2-3-1 che tante soddisfazioni regalò nella scorsa stagione.

Il forfait di Klose alimenterà il malcontento della tifoseria biancoceleste, infuriata per il modo in cui si è concluso il mercato invernale. Salutata la meteora Djibril Cisse, tutti attendevano almeno un paio di colpi, Edy Reja compreso (il tecnico era stato esplicito nella conferenza stampa di ieri chiedendo un centrocampista e un attaccante). Alla fine, invece, è stato preso il solo Antonio Candreva; mentre il giapponese Keisuke Honda è rimasto al CSKA Mosca per il mancato accordo economico tra le parti e il brasiliano Nilmar del Villareal non è arrivato a causa del ritardo con cui è stato intavolata la trattativa con gli spagnoli.


La gara di questa sera, valevole per la 21esima giornata del campionato italiano, andrà quindi in scena in un clima piuttosto teso, dove la contestazione potrebbe esplodere da un momento all’altro. Anche in virtù dei tanti infortunati, specie nella zona mediana del campo, per la Lazio diventerà un’impresa riuscire a rimanere nelle zone nobili della classifica, complici anche gli impegni europei che riprenderanno giovedì 23 febbraio con la trasferta di Madrid. La sensazione è che la dirigenza biancoceleste abbia commesso un grave errore anche a livello strategico: dopo diverso tempo, si era finalmente ricreato un clima sereno intorno alla squadra; questo 31 gennaio, invece, sembra aver riacceso inesorabilmente tutti i focolai di una contestazione mai realmente spenta.

Emanuele Mastrangeli