Il tecnico asturiano guarda con ottimismo al futuro nonostante la mancanza di risultati. Intanto, domani i giallorossi affrontano il Palermo.
Dopo la sconfitta nel derby, gara che ha aperto un solco profondissimo tra una parte dell’ambiente e il nuovo corso romanista, gli uomini di Luis Enrique cercano un immediato riscatto nella delicata trasferta di Palermo. Scivolata a -10 dalla zona Champions League, la Roma, lontana 5 punti anche dalla zona Europa League, rischia di vedere il proprio campionato finire anzitempo.
Per evitare che la squadra perda sin da ora l’animus pugnandi che deve invece caratterizzare ogni singolo incontro, il tecnico asturiano deve assolutamente tenere alta la tensione non perdendo di vista gli ultimi obiettivi possibili di questa stagione sin qui in chiaroscuro. Una sconfitta contro il Palermo segnerebbe la resa incondizionata di fronte all’ineluttabilità della classifica.
Nonostante questo momento buio, Luis Enrique è sereno e si affaccia al finale del campionato con ottimismo: “Io non credo che alla fine del campionato si parlerà di fallimento – ha detto il tecnico in conferenza stampa –. Se qualcuno pensa diversamente, fa soltanto un’ipotesi. Anche se sembra strano dirlo ora, io dico che questa squadra andrà lontano”.
L’ex Barcellona fa un ulteriore passo in avanti, confermando la propria permanenza in giallorosso anche per i prossimi anni: “Non mollo questa squadra, né adesso, né a fine stagione. Ho dato la mia parola ai dirigenti. Se loro mi vorranno, se la gente sarà contenta di me, io resterò. Almeno fino al 2013. Dico almeno, perché forse dovrete sopportarmi anche 4 o 5 anni…Sono felice di essere alla Roma, non sono felice di come stanno andando le cose. Non so dove saremo a fine stagione, l’obiettivo è vincere più partite possibile a cominciare da quella contro il Palermo, che sarà difficilissima“.
La Roma partirà domani in giornata alla volta della Sicilia a bordo di un charter, il calcio d’inizio è previsto per le 20:45. Dimenticare il derby e ripartire: questo l’imperativo in casa giallorossa. L’ostacolo è una formazione, quella rosanero, che tra le mura amiche ha raccolto 30 dei 34 punti che ha in classifica: non il più semplice degli avversari.
Emanuele Mastrangeli
