Il comunicato della società rossoblu che addita come “avvoltoio” il dirigente della Roma che ha chiesto la vittoria a tavolino nella gara non disputata contro il Cagliari.
Duro attacco del Cagliari contro Baldini reo di aver chiesto al giudice sportivo di decretare la vittoria a tavolino della Roma contro il Cagliari per 3-0. La società rossoblu tiene a precisare che non ce l’ha contro i romanisti ma contro il dirigente in questione che viene definito “avvoltoio” perché vuole avvantaggiarsi sulle disgrazie altrui.
Questo il comunicato del Cagliari apparso questa mattina sul portale ufficiale rossoblu:
“La Società Cagliari Calcio comprende i principi del Sig. Baldini pur non condividendoli, perchè chi spera di avvantaggiarsi delle disgrazie altrui non può essere contraddistinto come tale. Se così fosse, a quel tipo di uomo di principi, il suo più appropriato stemma sarebbe quello dell’avvoltoio. Nonostante questa presa di posizione di Baldini, sappiamo che non rappresenta lo spirito dei romanisti, ai quali rimarremo sempre amici, in considerazione dei bei trascorsi e della lealtà che nel passato la nostra squadra ha avuto modo di apprezzare”.
Nelle ore precedenti a questo attacco frontale a Baldini, il Cagliari aveva diramato un altro comunicato nel quale si spiegava che il Giudice Sportivo non poteva giudicare su una gara che era stata cancellata già sabato notte:
“Stupisce che il Presidente della Lega non conosca i limiti del suo ruolo e con dichiarazioni del tutto fuori luogo detti i tempi, anticipi e si sostituisca al giudice sportivo che è organo terzo rispetto alla Lega. Confidiamo, quindi, che il dott. Tosel, contrariamente ad altri, nella sua inviolabile autonomia, comprenda quanto appare di solare evidenza: ovvero che Cagliari-Roma è stata rinviata a data da destinarsi dall’autorità prefettizia e quindi cancellata dal programma delle gare della quarta giornata del campionato di Serie A. Conseguentemente, nessun pronunciamento, anche alla luce della apertura di un indagine da parte della procura federale, può essere adottato dal giudice sportivo in primo grado su una gara che da sabato notte non era più in calendario e che non ha visto il compimento di alcuna delle attività peraratorie relative allo svolgimento dell’incontro tanto da parte degli ufficiali di gara quanto da parte delle due società coinvolte”.