Il Jalgpalliklubi Nomme Kalju vince il campionato. In squadra il giovane italiano Damiano Quintieri che trova soddisfazioni calcistiche oltre confine.

Damiano Quintieri

Damiano Quintieri in azione (immagine dal web)

Con la vittoria di ieri sera per 1-0 maturata all’ottantaquattresimo minuto sul campo del Kuressaare, grazie al gol di Kristen Viikmäe, il Jalgpalliklubi Nõmme Kalju si è laureata, in anticipo, campione d’Estonia. Il team è stato fondato nel  dicembre del 1922 e ha sede a Nõmme, uno degli otto ditretti amministrativi in cui è suddivisa la capitale estone Tallin.

La sua storia, negli ultimi quindici anni, parla di una continua crescita, dalla quarta serie nazionale, fino alla Meistriliiga, il massimo campionato, raggiunta con la promozione del 2007. Da lì un quarto, un quinto, un altro quarto e un secondo posto in classifica, con l’esordio in Europa League datato 2009-10 e la presenza in questa competizione per le due edizione successive (anche se eliminata sempre al primo turno di qualificazione).

Tutto questo fino a ieri, quando, al fischio finale, la squadra guidata dal tecnico estone Igor Prins, ha conquistato lo scudetto. Questo titolo profuma un po’ di azzurro. Infatti nel Nõmme Kalju militano due calciatori italiani, il difensore Marco Bianchi e il centrocampista Damiano Quintieri. Proprio Damiano, nato nel 1990, è la vera sorpresa di questa stagione, un talento cresciuto nell’Inter, che ha girato tra Pro Sesto, Pisa e Montichiari e un bel giorno ha deciso ti tentare l’avventura nel Paese in riva al Mar Baltico. Sicuramente non una meta convenzionale per giocare a calcio. Ma per Damiano questa era una sfida. E l’ha vinta.

Noi di TuttoCalciatori.Net l’abbiamo intervistato in esclusiva.


Ci racconta, in breve, la sua carriera?

“La mia carriera comincia in una piccola società di Terranova da Sibari, in Calabria. Dopo qualche anno vengo selezionato dall’Inter. Così, a undici anni, mi trasferisco a Milano con i miei genitori. Ho fatto tre anni nell’Inter; da lì ho iniziato a girare l’Italia dal Nord al Sud, passando tra Pro Sesto, Montichiari e Pisa dove gioco un anno in primavera e poi sono stato aggregato alla prima squadra in serie B. Dopo il fallimento della società toscana sono tornato a Montichiari, dove ho vinto un campionato di serie D e lo scudetto in finale contro il Savona. In seguito è arrivata la chiamata dall’Estonia”.

Come si è presentata l’occasione estone? Aveva altre richieste?

“La proposta è arrivata tramite il mio procuratore Salvatore Trunfio l’estate scorsa, e non c’ho pensato su due volte. Sinceramente non avevo ricevuto offerte migliori”.

Perché ha accettato?

“Ho accettato perché mi sembrava un bel trampolino di lancio per la mia carriera. Oltre a essere una squadra di  serie A, c’era anche l’opportunità di giocare l’Europa League”.

Che squadra è il JK Nõmme Kalju?

“E’ una delle squadre più prestigiose del campionato estone”.

In squadra ha trovato un altro ragazzo italiano, Marco Bianchi.

“Marco è un difensore centrale, classe 1990, ed è diventato un grande amico. Mi ha aiutato molto all’inizio di questa mia esperienza, lui era qui in Estonia  già da quasi un anno e la sua presenza è stata molto importante per il mio ambientamento”.

Cosa può raccontarci dell’allenatore?

“Igor Prins è un ottimo tecnico. Ha un carattere tipicamente russo, anche se a volte si lascia trascinare dal nostro modo di fare tipicamente italiano e particolarmente meridionale”.

Com’è il calcio estone?

“E’ in grande crescita. Nell’ultimo periodo le società stanno spendendo molto, portando giocatori stranieri e investendo molto nel calcio”.

Ieri sera è arrivato lo scudetto. Era un obiettivo suo e della società? E quali sono, adesso, le sue prospettive?

“Sì, lo era, sia personalmente, sia da parte del club che ha riconfermato quasi tutta la squadra della scorsa stagione, integrandola con acquisti mirati che ci hanno fatto fare il definitivo salto di qualità. Per quanto riguarda me, spero di continuare sempre al meglio nella mia carriera, cercando di approdare in campionati più competitivi”.

In che ruolo ha giocato quest’anno?

“Io nasco come seconda punta, ma in questa stagione sono stato utilizzato come esterno di centrocampo. Ho realizzato già 9 gol e spero di farne altri prima della fine”.

Un’ultima domanda: resterà in Estonia anche il prossimo anno?

“Ho altri due anni di contratto e intendo rispettarli, anche se non chiudo le porte a nuove richieste”.

 

Emanuele Giulianelli