L’incredibile storia dell’attaccante senegalese ancora tesserato per l’Ascoli ma che sta giocando negli Emirati Arabi.

Papa Waigo

Papa Waigo con la maglia dell'Ascoli (foto dalla rete)

Ci occupammo di lui nel luglio scorso quando pubblicammo l’accorato appello del calciatore senegalese dell’Ascoli, Papa Waigo Ndiaye,  il quale chiedeva di essere liberato dalla società marchigiana perché non poteva più giocare in Italia. Ebbene torniamo ad occuparci dell’attaccante di colore perché proprio oggi il “Corriere dello Sport” ha riportato alla ribalta il suo nome in quanto proprio Papa Waigo ha segnato due gol con la sua nuova squadra, l’Al Wahda, contro l’Al Ittihad nel 6-0 finale. Leggendo ciò verrebbe da pensare che la sua vicenda con l’Ascoli si sia risolta in modo positivo per il senegalese ed invece non è propriamente così…

Papa Waigo è ufficialmente ancora un calciatore dell’Ascoli almeno fino al 30 giugno 2014 ma c’è un ma…. L’attaccante ha ottenuto un permesso temporaneo di un anno dalla Fifa in quanto ha presentato ricorso per la rescissione del contratto con i bianconeri con allegata documentazione di messa in mora della società per stipendi arretrati, senza che in realtà risultino pendenze. La sua posizione, dunque, per quanto strana, risulta senza vizi di forma e quindi Papa Waigo può continuare a giocare negli emirati arabi.


E l’Ascoli? Dopo che la società del presidente Benigni ha incassato l’incompetenza da parte del collegio arbitrale della Lega Calcio, si è rivolta al massimo organismo calcistico mondiale. Il club di Benigni avrebbe diritto a una penale anche in caso di rescissione, considerata l’unilateralità, ma chiede i danni per non aver potuto né utilizzare né cedere il giocatore che avrebbe avuto un discreto mercato vista la bella stagione disputata in B.

Come finirà questa strana storia? La spunterà Papa Waigo oppure la sua vecchia (attuale) società Ascoli? Non ci resta che aspettare e vedere cosa deciderà la Fifa su questa che, ai più, risulta essere proprio una brutta pagina che col calcio giocato c’entra poco o nulla.