L’attaccante, intervenuto in difesa di una donna, è stato aggredito ed ha riportato la frattura della mandibola. Già operato, rientrerà in campo tra un mese.
Chissà se la prima sconfitta dopo sette vittorie consecutive del rullo compressore Sansepolcro, squadra toscana ancora saldamente in testa al girone E di Serie D, sia scaturita in qualche modo prima del fischio d’inizio. Non deve essere stato facile per i calciatori preparare la trasferta di Pontevecchio dal punto di vista mentale, dopo l’episodio che ha visto sfortunato protagonista un loro compagno, il marocchino Adnane Essoussi, nelle vesti di paladino della giustizia prima, e vittima poi.
Il fatto. Essoussi doveva scontare l’ultima delle tre giornate di squalifica che gli erano state comminate, perciò venerdì scorso ha potuto godere di un’uscita libera. Verso le 23 stava aspettando un’amica in un parcheggio, quando si è accorto che non troppo distante da lui un uomo stava importunando una ragazza. A quel punto Essoussi si è sentito in dovere di intervenire per difendere la malcapitata, riuscendo ad allontanare l’aggressore. Poco dopo questi, un albanese, è ritornato sul posto probabilmente in compagnia di un connazionale ed ha picchiato selvaggiamente Essoussi, fratturandogli la mandibola. Il giocatore è stato soccorso poi dall’amica con la quale aveva l’appuntamento, che l’ha accompagnato all’ospedale più vicino per le visite del caso. Trasferito al CTO di Careggi a Firenze è stato sottoposto nella giornata di lunedì 22 ottobre ad un intervento chirurgico alla mandibola.
La ricostruzione di Essousi. ‘Mi hanno aggredito all’improvviso, vigliaccamente e alle spalle. Erano in due e un po’ più bassi di me. Io ero intervenuto per dire all’ uomo che stava infastidendo la ragazza che non doveva comportarsi in quel modo- continua il calciatore– e poi quando ho visto che si stava calmando, mi sono girato per tornare alla mia auto. Dopo qualche istante, però, mi sono sentito aggredito alle spalle, ho preso dei pugni in viso, evidentemente l’uomo non era solo, non sono riuscito a difendermi, anche perché sono stato preso all’improvviso. Nonostante quello che è accaduto, mi comporterei alla stessa maniera, non sono affatto pentito di essere intervenuto, non si può assistere a scene del genere, in particolare contro una donna, la violenza è una bruttissima cosa’.
In campo tra 40 giorni. La società per la quale Adnane è tesserato ha diramato un comunicato che recita in questo modo: ‘Il Sansepolcro Calcio, con grande soddisfazione da parte di tutto l’ambiente bianconero, comunica che l’intervento operatorio di lunedì pomeriggio subito da Essoussi ha avuto decorso positivo. Adnane, assistito nell’arco della giornata dai compagni e da mister Davide Mezzanotti sta bene e tra 10 giorni potrà riniziare la preparazione e potrebbe essere in campo in 40 giorni. La società, profondamente colpita dall’affetto dimostrato ad Adnane, nel voler ringraziare tutti quelli che hanno dimostrato solidarietà per il suo gesto compiuto, denotando uno spiccato senso civico e grande coraggio, intende condannare l’accaduto, e si auspica che l’operato delle forze dell’Ordine, possa chiarire al più presto i fatti, e gli autori di questo vile gesto, una volta individuati, siano prontamente ed adeguatamente giudicati, senza dover arrivare a manifestazioni di piazza già noti in passato a tutti noi. La Società stessa si riserva di valutare la possibilità di intraprendere eventuali azioni legali.
In bocca al lupo ad Adnane per una pronta guarigione ed al Sansepolcro per una stagione sportiva ricca di successi.
Lorenzo Attorresi