Il Barcellona nella gara vinta ieri per 4-0 contro il Levante aveva in campo ben 11 calciatori provenienti dalla accademia “La Masia”.

Levante-Barcellona

Il Barcellona travolge il Levante (foto fcbarcelona.com)

Il Barcellona domina la Liga di Spagna e da ieri ha raggiunto anche un altro record: ha schierato, dal 13′ del primo tempo, ben 11 calciatori provenienti dalla famosa cantera “La Masia”: Valdés, Montoya, Piqué, Puyol, Jordi Alba, Busquets , Xavi , Fabregas , Pedro, Messi e Iniesta. Questi erano gli 11 giocatori per il Barça in campo dopo che Dani Alves è stato colpito da un infortunio e ha costretto Tito Vilanova ad inserire Montoya, completando così la squadra completamente fatta in casa per la prima volta nella storia recente.

 

Nel corso della gara, quando Adriano è entrato per Jordi Alba, il numero di giocatori del vivaio in campo è sceso a 10. Sia Tito Vilanova che Pep Guardiola sono stati sempre particolarmente attenti al settore giovanile includendo un numero elevato calciatori provenienti dall’ accademia “La Masia”. Mai, prima della gara col Levante, era accaduto che i blaugrana avessero in campo 11 giocatori dalle giovanili. Per fare un esempio nella finale di Champions League a Roma nel 2009 c’erano 7 calciatori provenienti dal settore giovanile cosiccome in quella di Wembley nel 2011. Nella finale della Coppa del Mondo per Club dello scorso anno erano addirittura nove!

Ben 24 giocatori della prima squadra (e l’intero staff tecnico) sono stati formati a “La Masia” ed in questi sono compresi anche i quattro capitani, Puyol, Xavi, Iniesta e Valdés. Anche la stella della squadra, Leo Messi, ha iniziato a giocare per i blaugrana quando aveva solo 13 anni, ed ha già vinto tre palloni d’oro. Tutti i giocatori del Barça impiegano uno stile riconoscibile di gioco, sono tutti tecnicamente dotati e sono ben addestrati a conservare il possesso palla e andare all’attacco. Il modello di filosofia del Barça è ammirato in tutto il mondo e da più parti si cerca di imitarlo anche se ancora nessuno ci è pienamente riuscito.

Enrico Tassotti