La squadra di Zola, dopo la delusione della finale playoff persa, punta alla promozione in Premier League.

Diego Fabbrini (immagine dal web=

Diego Fabbrini (immagine dal web=

La stagione 2012-13 del Watford, squadra inglese di Championship (l’equivalente della nostra Serie B) si è conclusa con l’amara sconfitta nella finale dei playoff, disputata a Wembley contro il Crystal Palace.
La squadra allenata da Gianfranco Zola sta cercando di rinforzarsi in questo calciomercato per puntare alla promozione diretta in Premier League.
Il Watford è una delle quattro squadre di proprietà della famiglia Pozzo, insieme all’Udinese, al Granada in Spagna e, notizia di questi giorni, all’Fc Koper in Slovenia.
Le quattro formazioni costituiscono un vero e proprio network, con base virtuale a Udine, di movimento giocatori che serve a valutare, far crescere e promuovere calciatori in campionati di livello.
La Football Association ha tentato di mettere i bastoni tra le ruote ai Pozzo, limitando a cinque il numero dei giocatori in prestito che possono essere schierati in una partita; il CEO del Watford, Duxbury non si è scomposto e ha dichiarato che i piani della squadra non cambiano, che, qualora dovessero limitare i prestiti, sono disposti a tesserare i giocatori provenienti da Udine o da Granada o da Capodistria.

Gli obiettivi di mercato del Watford sono quattro, tutti militanti nel campionato italiano. Per la difesa si fanno i nomi di Angella dell’Udinese e di Capuano del Pescara, mentre per il centrocampo e l’attacco si guarda con interesse a Faraoni e Fabbrini, entrambi dell’Udinese. Proprio questi due sono vicinissimi a trasferirsi in Inghilterra, mentre per Angella c’è da superare il veto di Guidolin che vorrebbe tenerlo con lui in Friuli.
Sul fronte delle partenze il nome più gettonato è Matej Vydra, ventunenne centravanti ceco di proprietà bianconera, autore di venti gol in campionato, oggetto del desiderio di Arsenal, Tottenham e Chelsea. La squadra di Mourinho, in particolare, ha offerto 16 milioni di euro per aggiudicarselo. Pozzo ha rifiutato, rispondendo che non si siederà a un tavolo per meno di 18.
Vedremo.

Emanuele Giulianelli