I nerazzurri vengono sconfitti alla Pinetina davanti al neo presidente Erick Thohir.
Erick Thohir debutta con una sconfitta nella sua avventura interista: nell’amichevole che i nerazzurri hanno disputato sabato pomeriggio ad Appiano Gentile contro il Chiasso è arrivato il KO per 1-0 davanti al neo presidente che comunque ha dimostrato entusiasmo per l’accoglienza dei tifosi e per la sua prima partita da presidente della società nerazzurra.
Durante la gara per mister Mazzarri sono arrivate delle brutte ma anche delle belle notizie. La notizia migliore è stata quella del rientro in campo di Hugo Campagnaro dopo che un infortunio alla coscia destra lo aveva tenuto fuori dal terreno di gioco per un mese.
Ottime prestazioni anche di Gaby Mudingay e di Javier Zanetti che possono dire di aver concluso il loro percorso di recupero e di essere pronti per rientrare presto a disputare le gare ufficiali. In campo si è rivisto anche Mariga che ha giocato l’ultimo quarto d’ora del match. Se da una parte il mister può essere contento di aver recuperato delle pedine fondamentali dall’altra parte deve fare i conti con due infortuni.
Samuel e Kuzmanovic sono usciti entrambi durante il corso della partita. Per l’argentino si tratta di un fastidio al flessore della gamba destra mentre per il serbo si parla di un fastidio al polpaccio, non sembra nulla di preoccupante. Gli esami a cui verranno sottoposti entrambi i giocatori chiariranno meglio la situazione.
Thohir ha acquistato l’Inter con un unico obiettivo ovvero quelli di risanare il bilancio dei nerazzurri. La società si vedrà ridurre il deficit di circa 180 milioni di Euro. Ricordiamo che nel rendiconto del 30 giugno 2013, la società nerazzurra ha chiuso con un deficit di 432 milioni di Euro. Il nuovo presidente ha messo da parte un tesoretto a cui contribuirà anche Massimo Moratti con 25 milioni, soldi che serviranno solo per il calciomercato. L’indonesiano ha anche parlato di quanto siano importanti i media e di quale sia il rapporto che si deve creare tra quest’ultimi e i tifosi.
Fabiola Davì