Focus sulle recenti indiscrezioni di mercato riguardanti la squadra gialloblu. In uscita e in entrata qualcosa sicuramente si muoverà.

Calaiò, il "sogno proibito" del mercato clivense (foto della rete)

Calaiò, il “sogno proibito” del mercato clivense (foto della rete)

E’ tempo di premere sull’acceleratore. Siamo entrati nella fase più calda del calciomercato di riparazione e per il Chievo Verona è giunto il momento di concretizzare alcune delle trattative imbastite finora.

Nonostante l’arrivo di Eugenio Corini, la classifica rimane deficitaria e la rosa non sembrerebbe adeguata alle esigenze tattiche del nuovo mister. Parlare di “coperta corta” in riferimento ad alcuni reparti chiave sembrerebbe un eufemismo. La società e il tecnico lo sanno. E’ tempo di mettersi in moto.

In difesa sono due le esplicite richieste dell’allenatore. Due profili di assoluto valore che accrescerebbero non poco il rendimento del pacchetto arretrato: parliamo di Canini dell’Atalanta e Diakitè, ex Lazio, attualmente in Premier al Sunderland. L’innesto di almeno un difensore parrebbe necessario, vista la momentanea inaffidabilità dei due acquisti estivi Bernardini e Claiton. Trovano invece pochi riscontri le recenti indiscrezioni che vedono la Fiorentina interessata a riportare a casa Dario Dainelli: difficilmente i gialloblu si priveranno del loro baluardo difensivo. Per il momento la Viola può attendere.

Quando parlavamo di “coperta corta” ci riferivamo soprattutto alla mediana. Da Sannino a Corini le cose sono cambiate notevolmente: accantonato il 4-4-2, ora i moduli in auge sono il 4-3-3 e il 3-5-2. In mezzo quindi sono sempre previsti ben tre centrocampisti centrali. Se si escludono Guana (fuori rosa) e il lungodegente Calello, il Chievo in rosa ne ha quattro. Troppo pochi. Qualcosa va fatto.


In cima alla lista dei dirigenti clivensi troviamo Leandro Greco del Livorno e Isaac Cofie del Genoa. Il primo è un pallino del Ds Sartori: da anni prova a portarlo a Verona senza successo. Sarà la volta buona? Il ritorno del ghanese invece è stato fortemente caldeggiato dall’allenatore. Cofie, che proprio lo scorso anno è esploso e si è affermato seguendo i dettami del “Genio”, sta seriamente prendendo in considerazione tale ipotesi. Altri profili valutati come Della Rocca o Crimi rimangono, per ora, sullo sfondo. In uscita vanno inoltre registrati sondaggi dall’estero per Estigarribia. Ennesimo esodo in vista per il paraguaiano?

In avanti il problema è sempre lo stesso. Thereau, Paloschi e Pellissier garantiscono si un buon rendimento, i gol però scarseggiano. Corini ha espressamente chiesto alla società un centravanti d’area di rigore. I nomi emersi finora sono quelli di Rolando Bianchi e Acquafresca del Bologna, Calaiò del Grifone e dell’ex Obinna. Tutti calciatori dall’ingaggio pesante sui quali comunque si continuerà a lavorare. In uscita da segnalare la cessione in prestito al Padova del giovane Improta e i continui sondaggi dell’ambizioso Carpi per Ardemagni (la chiusura dell’operazione è imminente) e Lazarevic. Probabile infine una cessione all’estero del desaparecidos Samassa.

Queste le principali trattative ad oggi messe in piedi dalla società scaligera. Mancano ancora pochi giorni alla chiusura del mercato e la rosa va palesemente perfezionata. La sesta marcia è inserita. Il traguardo della salvezza è ancora molto lontano e il mercato, in tal senso, può dare una grande mano.

 

Nicola Ledri