La squadra di Lisbona vince il campionato nazionale con due giornate d’anticipo. Ed ora in Europa League sfida la Juventus.
Lo scorso fine settimana il Benfica ha certificato la matematica conquista della Primeira Liga portoghese. Lo ha fatto con due giornate d’anticipo, senza sudar troppo, celebrando sul campo del “Da Luz” al termine di un match vinto 2-0 contro il piccolo Olhanense allenato da Giuseppe Galderisi.
Si interrompe così il dominio del Porto, che aveva vinto le ultime tre edizioni del torneo, edizioni in cui il Benfica aveva sempre chiuso al secondo posto. Per le “Aquile Rosse” è una rivincita in special modo della beffa della passata edizione, quando guidarono a lungo la classifica, salvo poi crollare alla 28ª giornata (su 30 totali) nello scontro diretto, chiudendo ad un punto dalla vetta. In questa stagione, la squadra allenata da Jorge Jesús è andata in testa al 15º turno – proprio dopo aver battuto il Porto 2-0 – e non ha più mollato la presa.
“O Clásico” dell’11 Maggio sarà ininfluente: il Porto è terzo a 15 punti dai rivali, in mezzo c’è anche lo Sporting Lisbona. La classifica ormai è immodificabile, essendoci 7 punti tra la prima e la seconda, 8 tra la seconda e la terza, 7 tra la terza e la quarta, 6 tra la quarta e la quinta, 7 tra la quinta (l’ultima che accede in Europa) e la sesta.
Per gli “Encarnados” è il titolo numero 33, record nazionale. Ma è solo il terzo negli ultimi vent’anni. Due decenni in cui il Porto ne ha vinti ben quattordici (portandosi ad un totale di 27). In mezzo, anche due trionfi per lo Sporting Lisbona (nel 2000 e nel 2002, 18 vittorie complessive) ed uno per il Boavista (conquistato nel 2001, il primo della storia di un club che ora vive giorni bui).
La vittoria arriva nonostante tanti ostacoli, come gli infortuni dell’ala Salvio (che proprio lo scorso fine settimana ha ridato forfait e chiude qui la sua stagione) e del terzino Silvio, le incomprensioni tra l’allenatore ed il bomber paraguayano Óscar Cardozo (ad oggi il più prolifico goleador straniero nella storia del club), un inizio di stagione poco brillante che ha avuto come conseguenza l’eliminazione dalla Champions League nella fase a gironi, la cessione in inverno del mediano Matic (venduto al Chelsea per 25 milioni di Euro), l’opposizione dei rivali Porto e Sporting Lisbona, il doppio impegno con l’Europa League. Nonostante ciò, la squadra si è sovrapposta alle difficoltà, mostrando compattezza e sfruttando le tante opzioni di una rosa che propone esperienza dietro e talento in avanti.
In porta si sono alternati il brasiliano ex Roma Arthur (che ha giocato nella prima metà della stagione) con il giovane Jan Oblak, ventunenne sloveno che ha preso posto tra i pali del “Da Luz” a metà Dicembre e non è più uscito. In difesa la squadra è stata guidata dal capitano Luisão, brasiliano trentatreenne di stanza a Lisbona dal 2003; con lui, immancabile il quotatissimo argentino Garay, inseguito dai grandi d’Europa; sulla destra, l’infortunio di Silvio è stato sopperito facendo ricorso al sempre affidabile Maxi Pereira, mentre a sinistra ha finito con l’affermarsi l’ex Udinese Guilherme Siqueira (ora inseguito dal Real Madrid).
A centrocampo ha dato frutti la solida linea formata da Rubén Amorim, Enzo Pérez e Nico Gaitán, permettendo agli avanti di far danni in tranquillità: Cardozo ha risposto con 7 gol in 13 presenze, l’hispano-brasiliano Rodrigo Moreno (nato a Río de Janeiro, crusciuto a Vigo prima ed a Madrid poi, nazionale spagnolo Under-21 fino alla scorsa estate, cugino dei fratelli Alcántara) con 11 in 24 gare, il brasiliano Lima con 14 in 28, mentre ha deluso molto l’argentino Funes Mori. A servirli, oltre al già citato Salvio, i serbi Markovic, Sulejmani e Djuricic.
Ora per i neo-campioni del Portogallo c’è l’Europa League per suggellare una stagione trionfale. Finalista sconfitto dal Chelsea di Benítez la passata edizione, il Benfica affronta giovedi la Juventus nell’andata delle Semifinali. Sicuramente il “Da Luz” accoglierà i bianconeri pieno in tutti i suoi 65.000 posti. Per arrivare alla sfida con gli uomini di Antonio Conte, i portoghesi si son lasciati alle spalle PAOK Salonicco, Tottenham Hotspur ed AZ Alkmaar, raccogliendo cinque vittorie ed un pari, dodici gol fatti e solo tre subiti.
L’obiettivo è la Finale, per prendersi la rivincita dello scorso anno e riportare a Lisbona un titolo europeo che manca da oltre cinquant’anni. Poi, il 18 Maggio, festeggeranno la fine della stagione partecipando anche all’ultimo atto della Coppa del Portogallo, in cui affronteranno il Río Ave.
Guarda lo spot celebrativo del Benfica campione del Portogallo:
Mario Cipriano