La Federazione nigeriana è stata sospesa dal massimo organismo calcistico mondiale per le intromissioni del Governo locale negli assunti sportivi.
L’estate dell’Africa del calcio non sta risultando per niente facile. Tre su cinque delle qualificate a Brasile 2014 non hanno superato la fase a gironi, le altre due si son fermate agli Ottavi di Finale; i calciatori di Camerun, Nigeria e Ghana hanno minacciato più di una volta di non scendere in campo qualora non avessero ricevuto i premi pattuiti (mentre c’è chi, come i greci, rinuncia ai premi adducendo che il solo rappresentare la patria è più che sufficiente soddisfazione), dai ritiri vien fuori di liti, capricci, sanzioni. Questa settimana è arrivata la ciliegina sulla torta: la Nigeria è stata sospesa da tutte le attività gestite dalla FIFA!
Non è una sorpresa. Da tempo la FIFA si mostrava infastidita dalle ingerenze governative negli affari calcistici di alcune nazionali africane, tra cui appunto la Nigeria. La situazione è precipitata quando, eliminate le “Super Aquile” dal Mondiale, il governo nigeria ha dato il via ad un processo giuridico contro la federazione calcistica locale, seguita da un ordine dell’Alto Tribunale della Repubblica Federale Nigeriana che impedisce al presidente, ai membri del comitato esecutivo ed al congresso della NFF (Nigerian Football Federation) di amministrare il calcio nigeriano, obbligando il Ministro per lo Sport a designare un rappresentante civile gradito agli apparati statali per farsi carico della gestione della NFF fino a nuovo ordine del tribunale, senza che il tribunale stesso fissi nessuna data per la risoluzione della questione.
E, così, il 4 Luglio la FIFA ha inviato una lettera alla NFF, spiegando che in virtù dell’articolo 13, comma 1 e 17, comma 1 degli Statuti della FIFA, le associazioni membro sono obbligate ad amministrare i propri assunti in maniera indipendente senza ingerenze di soggetti terzi. In assenza di risposta, la FIFA ha proceduto alla sanzione che, con effetto immediato, fa si che nessuna selezione nazionale e nessun club nigeriano possano partecipare ad alcuna competizione internazionale (neanche amichevole) durante il periodo di sospensione
Il primo effetto della sanzione sarà l’esclusione della rappresentativa Under-20 femminile dal Mondiale di categoria che si disputerà il mese prossimo.
Mario Cipriano