Le due società stanno imbastendo in queste ore un interessante scambio di mercato. Pochi dettagli e con ogni probabilità sarà fumata bianca.

Larrondo in azione con la casacca granata (foto della rete)

Larrondo in azione con la casacca granata (foto della rete)

Il mercato avanza. A passo di tango. Chievo Verona e Torino sono prossime all’ufficializzazione di una trattativa che accontenterebbe tutte le parti chiamate in causa. I protagonisti in questione sono Maxi Lopez, che vestirà granata, e Larrondo che farà il percorso inverso. Il primo non si è imposto tra le fila dei clivensi.

Corini prima e Maran poi gli hanno sempre concesso poco spazio, preferendogli altre soluzioni offensive. Qualche chance il Maxi l’avrebbe anche avuta, ma il solo gol all’attivo finora è troppo poco per giustificare l’ingente investimento fatto dagli scaligeri per acquistarlo. Ennesima occasione sprecata per l’argentino. Adesso per lui si profila all’orizzonte un’altra avventura. Ultimo tentativo per ritornare il bomber implacabile di un tempo. La Torino granata ci spera, anche perché da quelle parti i gol mancano. Eccome se mancano.

Larrondo invece rappresenta più un’intrigante scommessa del Chievo Verona. Parliamo infatti di un centravanti giovane (classe ’88) che a Torino era obbiettivamente chiuso e che, nel corso della sua carriera, non è mai riuscito a trovare la giusta continuità. Larrondo è una prima punta classica, un giocatore molto fisico, ma anche abile tecnicamente e cinico sotto porta. Magari non velocissimo, ma come terminale offensivo ha tutto per fare bene. A Verona, sponda Chievo, le premesse sono quelle ideali per permettergli di consacrarsi e sbocciare definitivamente. Il parco attaccanti clivense stenta a decollare quindi l’argentino potrebbe rappresentare la pedina ideale per lo scacchiere a disposizione di mister Maran.


La formula dello scambio è ancora in fase di discussione. Probabile che Maxi si trasferisca a Torino a titolo definitivo, mentre Larrondo approdi tra le fila dei gialloblu in prestito (sarà da capire la tipologia di prestito che verrà adottata, se secco o con opzione per il riscatto). Le parti in causa non vedono l’ora che il tutto venga formalizzato. Per entrambi l’obiettivo è quello di rilanciarsi dopo un periodo buio, di tristezza e anonimato. Un periodo da lasciarsi alle spalle, per tornare a danzare nelle aree avversarie. E, soprattutto, per ricominciare a segnare.

Nicola Ledri